Piani di volo Recanati e il parco letterario G. Leopardi

di Andrea Piovano
 
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La chiesa sorse nel 1618 e, insieme all’adiacente convento, è dedicata alla Madonna di Loreto. La pala dell’altare maggiore è opera del Pomarancio. All'ingresso della chiesa è esposta la stele funeraria di Ippolita Mezzalancia che ispirò al poeta il canto XXXI . Sopra il ritratto di una bella donna scolpito nel monumento sepolcrale della medesima.

“Morte ti chiama; al cominciar del giorno
l’ultimo istante. Al nido onde ti parti,
non tornerai. L’aspetto
de’ tuoi dolci parenti
lasci per sempre. Il loco
a cui movi, è sotterra:
ivi fia d’ogni tempo il tuo soggiorno.
Forse beata sei; ma pur chi mira,
seco pensando, al tuo destin, sospira.”
(Sopra il ritratto di una bella donna, vv. 18-26)

Fin dal 1737, la seconda domenica di novembre, si celebra la festa della Madonna, cui lo stesso Giacomo era legato affettivamente. Egli stesso scrive alla sorella Paolina: «Avrete già fatto la festa della Madonna e io non mi ci sono trovato. Ti assicuro che ci pensai e mi dispiacque. Pazienza. Addio, addio». Qui, nei pressi dell’orto, Giacomo bambino era solito giocare con i fratelli a tombola e a bocce. In una lettera scherzosa allude probabilmente al convento quando si firma “Fra Jacopo da Montemorello”.