Piani di volo Recanati e il parco letterario G. Leopardi

di Andrea Piovano
 
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Il gioco della Palla al bracciale era occasione di comunione per tutta la cittadinanza recanatese. Gli incontri si disputavano nella parte sottostante all’antica cerchia delle mura cittadine, risalenti al tempo di Francesco Sforza. Giacomo Leopardi attraverso il canto A un vincitore nel pallone ascrive il gioco nella memoria poetica di ognuno di noi. La canzone trae diretta ispirazione dalla bravura di un giovane giocatore, Carlo Didimi di Treia, che diverrà un campione di fama nazionale nonché patriota e carbonaro.

"Di gloria il viso e la gioconda voce,
garzon bennato, apprendi,
e quanto al femminile ozio sovrasti
la sudata virtude. […]
[…] Te l'echeggiante
arena e il circo, e te fremendo appella
ai fatti illustri il popolar favore;
te rigoglioso dell'età novella
oggi la patria cara
gli antichi esempi a rinnovar prepara."

(A un vincitore nel pallone, vv. 1-4; 8-13)