|
Un tripudio di colori nel cuore di Milano, tra le Piazze del Duomo e della Scala | ||||||||||
di Francesco Iannelli e Valeria Rosa | |||||||||||
|
Il monumento è stato innalzato a memoria di Leonardo da Vinci, ad opera di Pietro Magni, nel 1872. Pittore, scultore, architetto, ingegnere, urbanista, matematico, fisico, studioso di anatomia e di strategia, Leonardo da Vinci si affermò in ogni campo. Ispirò molte delle moderne invenzioni, dal sottomarino allelicottero. Nella scultura Leonardo è collocato in alto e in basso, intorno, agli angoli del basamento, sono rappresentati quattro dei suoi allievi: Cesare da Sesto, il Salaino, Giovan Antonio Boltraffio e Marco dOggiono. Il piedistallo illustra nei propri rilievi alcune delle innumerevoli attività dello scienziato-umanista. Ci mostrano Leonardo mentre dipinge il cenacolo; mentre dirige dei lavori di fortificazione; mentre constata il funzionamento di un meccanismo da lui perfezionato. In ultimo si vede nel rilievo, sullo sfondo, il cavallo del monumento equestre a Francesco Sforza, modellato in creta. Questo monumento equestre, lungo ben 7 metri, doveva sorgere, una volta fuso in bronzo, davanti al Castello Sforzesco di Milano. Distrutto dai Francesi, pur confermando il genio leonardesco, segna una grande perdita artistica, perché avrebbe potuto essere il più bel monumento della città. |