|
Un tripudio di colori nel cuore di Milano, tra le Piazze del Duomo e della Scala | ||||||||||
di Francesco Iannelli e Valeria Rosa | |||||||||||
|
Il monumento equestre a Vittorio Emanuele II, che si erge al centro della piazza, ci mostra il re che ci aspetta dallalto del suo cavallo, con il suo lungo cappello a piume e con la spada sguainata. E ritratto nellatto di frenare il cavallo con le briglie, volgendosi allindietro, forse verso i suoi soldati. Come se, al termine di un inseguimento durante la battaglia di S. Martino, il nemico fosse stato sgominato o si fosse rifugiato in ritirata. O a voler richiamare e incitare i propri uomini ad un altro valoroso assalto, in una raffigurazione quanto mai naturalistica. Ma è importante osservare, oltre al monumento, anche le sculture che lo completano. Sulla base di questo vi sono due superbi e fieri leoni di marmo che vogliono rappresentare la potenza e la forza dellItalia unita e liberata dagli austriaci. Attorno vi è un grande rilievo di bronzo in cui, accanto allo stesso Vittorio Emanuele II, figura limperatore dei francesi Napoleone III. Sono riprodotti nella loro entrata in Milano, con le truppe piemontesi e francesi, dopo la battaglia di Magenta, fra la folla acclamante. |