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di Andrea Piovano |
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Questo breve itinerario segue la lingua di terre tra i fiumi Bormida e Tanaro, attraversando Treiso, Barbaresco, Neviglie e Neive. Da questo paesino, ricco di chiese del seicento e del settecento, andando verso Mango, si incontra la chiesa di Santa Maria del Piano del XII sec. Si giunge poi a Santo Stefano Belbo, il paese di Cesare Pavese, dove si trova la bella abbazia di San Gaudenzio, ora sede di una prestigiosa azienda vinicola. Oggi lintero paese si stringe intorno alla memoria del poeta di Lavorare Stanca, con un nuovissimo Centro Studi, dopo che il precedente venne in parte distrutto dallalluvione del 94. Si possono leggere le pagine di La luna e i falò, lultimo romanzo di Pavese, come una mappa dei luoghi e della vita del paese. Sembra infatti che, mentre era intento a scriverlo, lautore raccogliesse informazioni e notizie su tutto ciò che riguardava il paese: vecchie storie dimenticate, toponimi, persone e famiglie. Ecco allora comparire tra le pagine lAlbergo dellAngelo, dove alloggia Anguilla, il protagonista di ritorno dallAmerica, la collina di Gaminella e la bottega di falegname ove Nuto prepara le bigonce. Proseguendo tra colline inargentate dinverno, rossastre dautunno e verdeggianti destate, a metà strada tra le valli Belbo e Bormida, cè Castino di dove si scorge Cortemilia, cittadina di origine romana e antico feudo del marchesato di Saluzzo. Nel centro storico si magnifica di sé unautentica ricchezza del patrimonio artistico romanico: la chiesa della Madonna della Pieve. |