a cura di Andrea Piovano

PERCHÉ UN PREMIO

Se fare e comprendere l’arte è farsi interpreti del proprio tempo, attualizzando la contemporaneità, ora attraverso un dialogo col silenzio (la poesia e la musica), ora colmando il vuoto (la pittura la scultura, l’architettura), allora difendere l’arte è difendere la possibilità di un senso non solo del presente, ma della modernità stessa. Se dopo Hegel la morte dell’arte pare inevitabile, se parafrasando Adorno l’arte sta subendo una ineludibile trasformazione in comunicazione, assorbita e quasi fagocitata dai meccanismi dell'innovazione tecnologica e della produttività, nonché dai mass-media, allora porsi tra e con i giovani in difesa e valorizzazione dell’arte come “scienza attuale” è affermare uno spazio vitale, perseguire una istanza di rinnovamento in e per l’Arte che il nuovo deve leggere, decifrare, interpretare, e comunicare.

Sono proprio tradizione e contemporaneità, sin dal 1982, data della fondazione, le direttrici fondamentali che il Grinzane Cavour invita i giovani a percorrere, alla ricerca di un modo di intendere il libro come piacere e non come dovere. E i giovani e la scuola rappresentano uno dei motori primi del premio, ideato dallo stesso presidente dell’Associazione Giuliano Soria, e fondato su un doppio sistema di giurie, una composta di critici e l’altra di studenti. Questo meccanismo di voto, unico nel panorama italiano, non consente manipolazioni e giochi editoriali, garantendo la trasparenza assoluta delle scelte. Uno degli obiettivi del Premio Grinzane Cavour è infatti far sì che i giovani lettori siano protagonisti dei processi creativi e culturali. Il problema centrale non è far vendere i libri, ma farli leggere. Il Grinzane cerca di favorire e proporre, dentro la scuola e fuori, un nuovo modo di vivere e percepire la lettura, ed è consapevole che un premio trova la sua massima ragione d’essere nel creare nuovi lettori. In un periodo di profonde trasformazioni tecnologiche, nei nuovi scenari della comunicazione che si vengono definendo attraverso la multimedialità e la costruzione delle autostrade telematiche, il libro mantiene un proprio ruolo alto, ponendosi come collante insostituibile in questa fase di cambiamenti radicali. Da Gutemberg in poi il libro ha brillantemente superato confronti con rivoluzioni tecnologiche ed evoluzioni sociali, riuscendo a conservare la propria funzione basilare e insostituibile nella trasmissione della conoscenza e nell’educazione delle nuove generazioni.

Ma l'associazione Grinzane Cavour non si esaurisce con il premio, è infatti cresciuta nel tempo divenendo una vera e propria fondazione culturale, a disposizione della letteratura, dei giovani e della cultura del territorio, grazie all'impegno degli organizzatori e al contributo dei giovani e degli enti che la promuovono. In primo luogo i suoi sostenitori istituzionali: la Regione Piemonte, la Fondazione CRT e poi la Provincia di Torino, in collaborazione con la Città di Torino, la Città di Alba e con altri enti pubblici e privati, quali la Martini & Rossi, la Ferrero, la Lavazza, la Provincia di Cuneo e, in passato, la Società Editrice Internazionale, sponsor storico del Premio. La collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali costituisce un’ulteriore conferma del significato culturale che il Premio oggi riveste.

Per ulteriori informazioni:

Premio Grinzane Cavour
Via Montebello, 21
10124.Torino
Tel. 011 81.00.111
Fax: 011 812.54.56
E-mail: grinzane@tin.it