appunti di volo
Le colline delle Langhe e del Roero

di Andrea Piovano
Sommario
Per vini e castelli
Alba
Il giro del barolo
La langa del barbaresco
Il Roero e Bra

Approfondimenti
VINUM 2001
Intorno a Cesare PAVESE
Il premio GRINZANE CAVOUR
Alba, cuore delle Langhe

La cittadina di Alba delle Langhe è madre e regina. Attorno all’antico centro medievale, perfettamente conservato nella tipica disposizione circolare delle sue numerose torri e casetorri, è sorta la città nuova, che, attraverso una crescita urbana disciplinata e organizzata, ha saputo svilupparsi secondo criteri di omogeneità e armonia. Oggi una crescita economica che attinge a una radicata disposizione contadina al lavoro e al sacrificio, pone Alba tra i centri propulsori e d’avanguardia in diversi settori: dal vinicolo, al tessile, dal dolciario all’editoria. E proprio in campo letterario e artistico, la città vanta un passato di cittadini importanti: qui nacquero il pittore cinquecentesco Macrino, e nel ’900 l’estroso artista Pinot Gallizio, inventore di nuove forme espressive. Colui che con Alba, ebbe un rapporto esclusivo sia dal punto di vista biografico sia letterario fu lo scrittore Beppe Fenoglio (1922-1963) che della sua città raccontò i 23 giorni di libertà nell’autunno del 1944, nel periodo della più dura repressione nazifascista, e l’epopea partigiana su queste colline, oggi trasposta in celluloide nell’omonimo film Il partigiano Johnny. Tra le pagine del romanziere, si scopre la geografia di una terra e di paesaggi che dalle estreme alture ove la collina sta per farsi monte degradano fino ai bricchi più agevoli e solatii che lambiscono il Monferrato.

Così Fenoglio descrive la sua città:

"La città episcopale giaceva nel suo millenario sito, coi suoi rossi tetti, il suo verde diffuso, tutto smorto e vivificato dalla luce non luce che spioveva dal cielo, tenace e fissa e livida, come una radiazione maligna. Ed il suo fiume – grosso importante fiume, forse il più grande di essa, forse beyond her worth – le appariva dietro, not fullbodied, unimpressive and dull come un’infantile riproduzione di fiume in presepio".