appunti di volo
Bergamo, la terra dei miei padri

di Elena Staurenghi
Sommario
La città
Consigli per la visita
In breve la storia
La lingua
La gente
Itinerari
Specialità culinarie
Itinerari

Per visitare Bergamo a fondo non basta un solo giorno, dipende dagli interessi personali … e da buone gambe giacché si può gustare il suo fascino andando quietamente per le vie, osservando monumenti, chiese, case, torri, ville e paesaggi belli e sorprendenti, come i campi coltivati ed i pascoli con greggi ancora all'interno delle vecchie mura.

Nella città alta è più difficile discernere tra turisti ed indigeni, ma nella città bassa la gente autoctona è più frequente: si possono osservare differenti fisionomie, e conoscendo il dialetto, ascoltare sapidi e divertenti dialoghi.

Nella città alta ogni edificio è un monumento carico di storia: dal capolinea del pullman in Colle Aperto si entra nella cittadella che viene attraversata diagonalmente: qui nell'angolo a sinistra vi sono piccoli, ma interessantissimi:

  • Museo Archeologico: con reperti del periodo pre e proto storico (Cultura di Golasecca) , romano, paleocristiano e longobardo
  • Museo delle Scienze Naturali: intitolato ad Enrico CAFFI contiene sezioni di mineralogia, botanica (bellissimo l'erbario) e ornitologia ed una strepitosa raccolta di farfalle e l'intero ciclo del baco da seta che era una delle risorse economiche dei contadini, ancora solamente prima della guerra: era allevato anche a casa dei miei nonni. Si possono ammirare lo scheletro di un mammouth ed il fossile del più antico rettile volante: il Eudimorphodon Ranzii Zambelli.

Attraverso il sottopasso della torre della Campanella si arriva in piazza Mascheroni e da questa a via Colleoni, l'antica "corsarola".

Su questa via, che prosegue poi in via Gombito, si aprono bei negozi di ogni tipo, con ricche, rutilanti e vivaci offerte commerciali.

Al numero civico 17 c'è la "casazza", sede delle Poste della Serenissima costruita da Baldino Suardi nel 1387.

Al n.° civico 9 - 11 vi è la prima residenza di Bartolomeo Colleoni che qui fondò nel 1466 il "Pio luogo della Pietà" per aiutare le giovani donne che volevano sposarsi ma che erano troppo povere per avere una dote.

Da questa via si dipartono piccole vie laterali ricche di palazzi delle famiglie più in vista del secoli scorsi come via Tassis,

Piazza vecchia

Bella ed accogliente piazza a misura d'uomo, con la fontana, donata nel 1780 dal Podestà di Venezia Alvise Contarini, al centro: su di essa si affaccciano: il Palazzo della Ragione, la Biblioteca Civica intitolata ad Angelo May, il Palazzo del Podestà, al cui fianco c'è la scalinata di accesso al Palazzo della Ragione, la Torre civica forse di origine romana dotata del Campanone che ancora oggi fa sentire ogni sera la sua profonda voce.

Attraversando i portici del Palazzo della Ragione si arriva nella Piazzetta del Duomo, che in antichità era il Forum Urbis ovvero il centro, che divenne la medioevale Piazza dell'Arengo, ovvero l'Assemblea del popolo: era luogo di celebrazioni solenni sia civili che religiose.

Vi si affacciano il Duomo, la basilica di Santa Maria Maggiore, il Palazzo del Comune, la Cappella Colleoni, il Battistero.