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Il Salone del Gusto è diventato un appuntamento di respiro sempre più internazionale che ha portato il nome della città di Torino e del Piemonte in tutto il mondo. La peculiarità del Salone del Gusto, giunto ormai alla quarta edizione, negli anni, ha contribuito a mutare latteggiamento della società italiana verso il cibo, sollevando questioni politiche, che toccano il sistema agroalimentare alla radice. Il nodo del problema è la materia prima, punto di partenza per lalimentazione quotidiana della gente comune che deve mangiare nelle mense, o prepararsi la cena. Il successo delle iniziative di educazione alimentare portate avanti da Slow Food testimonia lestremo desiderio di conoscenza e di chiarezza sulle questioni alimentari presente a tutti i livelli nella società. La nuova frontiera è rappresentata da un modello di agricoltura ecosostenibile improntata alle piccole e medie produzioni, che garantisce anche la tutela del paesaggio e dellambiente, ed a chi la pratica anche gratificazioni economiche, culturali e morali. Per visitare il Salone non bastono cinque giorni in quanto esistono numerose iniziative, tutte ugualmente interessanti, per cui le sintetizziamo in modo che si può visitare quello che più interessa. Per i più sensibili esiste la possibilità di acquistare un abbonamento per i 5 giorni Lingresso al Salone:
Il Salone del Gusto coinvolge
tutta la geografia enogastronomica del Piemonte. Sono infatti 47 i
ristoranti del Piemonte che apriranno le porte a Slow Food e ai suoi amici.
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