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Villa Reale
A poca distanza, nella frazione di Marlia si trova Villa
Reale, oggi proprietà della famiglia Pecci-Blunt.
La Villa Reale di Marlia, che ha origini antiche, venne
interamente ricostruita nel sec. XVII insieme al giardino e all'adiacente
Palazzina dell'Orologio. Stampe e disegni dell'epoca sono rimasti a
testimoniare il nobile aspetto tardo-rinascimentale dell'edificio.
Nel 1811 Elisa Baciocchi, principessa di Lucca per volere di
Napoleone, suo fratello, costrinse la famiglia Orsetti che ne era proprietaria
a cedergliela, con l'ambizione di trasformarla in qualcosa di veramente regale.
Creò questo grandioso complesso, unendo Villa Orsetti con le terre
circostanti, che comprendevano anche un palazzo, già residenza estiva
del Vescovo di Lucca. Ristrutturò in stile dell'epoca l'antico palazzo e
le logge anteriori, ma gli splendidi giardini del XVII secolo, con il
meraviglioso Teatro di Verzura ed il "Viale delle Camelie", sono giunti
sostanzialmente intatti fino a noi.
L'aspetto della villa fu del tutto mutato e l'interno
radicalmente rifatto con una nuova distribuzione delle stanze, raffinatamente
decorate e arredate in stile neoclassico. Il giardino fu enormemente
ampliato (e nei progetti doveva essere ancora molto più esteso),
includendo in esso anche una villa vicina, la Villa del Vescovo del sec. XVI.
Veramente napoleonico fu il nuovo ingresso con le due palazzine e il cortile
semicircolare delimitato da siepi e grandi vasi di marmo. Nella
sistemazione del parco vennero tuttavia rispettate le parti seicentesche
architettonicamente rilevanti: la scenografica vasca col teatro d'acqua dietro
la villa, lo splendido giardino dei limoni con la peschiera e il singolare
teatro di verdura. Siepi di tasso geometricamente potate e ormai altissime
caratterizzano questa parte del giardino. La grande innovazione fu
l'ampliamento e il prolungamento del prato davanti alla villa "disegnato e
piantato da un inglese abilissimo giardiniere paesista". Il prato digrada
dolcemente verso un laghetto, contornato da boschetti di piante sapientemente
scelte nella forma, nel colore e nella disposizione. La veduta, con la luce
che col variare delle ore gioca magici effetti tra gli alberi, è di una
bellezza indicibile. "Luogo veramente divino" lo definisce in una
lettera alla sorella il principe di Metternich. |