E infine Scicli, definita dallo scrittore Elio Vittorini
"forse la più bella di tutte le città",
città armoniosa e dal paesaggio dolce, quasi interamente distrutta dal
terremoto e poi risorta ancora più ricca e fastosa.
Tra i tanti monumenti da visitare, l'ex complesso
monastico dei Padri Carmelitani, ricostruito tra 1775 e il 1778; il
palazzo Beneventano, la chiesa di San Matteo, con una facciata
rimasta incompiuta e la chiesa di San Bartolomeo, del XV secolo, tra i
pochi edifici ad essere rimasto integro a seguito del cataclisma. All'interno
si può ammirare un presepe in legno di tiglio del 1573. Pregevoli opere
d'arte si possono ammirare all'interno della chiesa di Santa Maria della
Neve.
La chiesa Madre
ospita la scultura in cartapesta della Madonna a cavallo, celebrata in
occasione dell'omonima festa. Chiamata anche "battaglia delle Milizie", la
manifestazione si svolge a fine maggio nell'arco di una settimana e vuole
evocare la vittoria dei Normanni sui Saraceni, risalente all'epoca di Ruggero
d'Altavilla. Da Scicli si potrà raggiungere l'antico Castello e la
chiesa di san Matteo, sul colle omonimo e fino al 1874 chiesa madre della
città. Il castello, più in alto rispetto alla chiesa, ha delle
origini probabilmente arabe. Un'altra escursione da fare è verso la
chiesa e il convento della Croce, sulla collina della Croce, da cui godere di
uno splendido panorama sui dintorni. |