Ragusa si presenta come un gioiello incastonato nelle
rocce. Arriverete dopo avere percorso strade magnifiche, dopo avere ammirato
paesaggi puntellati dalle geometriche recinzioni in pietra e dalle serre, segni
di una sorta di archeologia agricola le prime e del nuovo che avanza le
seconde. Arriverete attraverso campagne in cui crescono carrubi e in cui
scorgerete il giallo pallido della pietra, scoprendo un mondo verso cui gli
abitanti nutrono un forte attaccamento.
La città ha una storia
urbanistica piuttosto articolata, che nasce nel III millennio a. C. con gli
insediamenti nella collina di Ibla a difesa del fiume Irminio. Attraverso le
successive evoluzioni e le dominazioni romana, bizantina e araba, la
città subì numerose trasformazioni che portarono alla creazione
di una città entro le mura (fortificata dagli arabi nell'848) e di una
popolazione fiorente fuori le mura, nelle campagne, sotto Goffredo il Normanno.
Dopo il terremoto del 1693 Ragusa e Ibla divennero centri della medesima
città, e l'impianto fu ulteriormente trasformato. Tra i monumenti
più rappresentativi è senz'altro da menzionare il Duomo,
ovvero la chiesa di San Giorgio nell'omonima piazza,
sistemata da
Rosario Gagliardi con una facciata armoniosa ed altamente scenografica
costituita da tre ordini, prospiciente la bella scalinata.
Altri luoghi di grande interesse artistico sono la
chiesa di Santa Maria dell'Itria, la chiesa di San Giuseppe, la
chiesa di Santa Maria delle Scale, la chiesa di San Francesco e
quella di san Domenico, i palazzi Bertini, La Rocca e Zacco, e poi
ancora il Museo Archeologico Ibleo, diviso in sei sezioni attraverso cui
si racconta la storia della zona e dei dintorni, inclusa Camarina.
La Cattedrale, centro dell'urbanizzazione
settecentesca, è dedicata a San Giovanni Battista.
Nella bella piazza del Duomo sorge inoltre
il circolo di conversazione, in cui si trova un bel giardino.
L'intera città è caratterizzata da
un'atmosfera di eleganza e ricercatezza, che fa di Ragusa uno dei luoghi
più interessanti dell'intera regione. Notevole inoltre la tradizione
gastronomica, e in particolare quella casearia. Nelle vicinanze della cittadina
si trova la riserva naturale del fiume Irminio, oasi di pace dove si sviluppano
incontaminate rare specie faunistiche e botaniche. Tra i festeggiamenti
religiosi ricordiamo quelle in onore dei santi Giorgio e Giovanni Battista.
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