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Sul chiostro, centro della vita monastica, si affacciavano gli edifici, spartiti secondo la divisione dei monaci osservanti la regola, detti capitolari, e monaci laici più dediti ai lavori manuali, detti conversi. La pianta mette in evidenza la netta divisione degli spazi abitativi riservati ai religiosi da quelli dei laici, benché questi dovessero osservare molte delle regole monastiche. Lungo il lato occidentale del chiostro è visibile il tracciato di uno stretto corridoio riservato ai conversi, fratelli laici, che non potevano accedere al chiostro. I monaci capitolari si riunivano in consiglio nella Sala Capitolare , e consumavano i pasti nel Refettorio. A levante della Sala capitolare vi erano l'Infermeria e, vicino, i locali riservati all'Abate commendatario. La Sala Capitolare, comunicante con il chiostro, è una costruzione ricca di fascino, che presenta una struttura gotica, suddivisa in nove campate coperte da volte a crociera sostenute da quattro colonne. Ai lati dello ingresso si aprono due eleganti finestre trifore. La Sala Capitolare sorgeva vicino all'archivio e alla Biblioteca; una scala conduceva al piano superiore dove era posto il Dormitorio dei monaci consacrati. Gli edifìci vennero in gran parte distrutti durante la battaglia di Staffarda. I due lati, a settentrione ed a occidente, vennero poi rifatti secondo il disegno originale con arcate ogivali a doppia ghiera rette su colonne binate e sottili. Conversi e novizi fruivano di edifici posti intorno ad un secondo cortile detto Chiostro dei conversi sul quale si affacciava anche la Cucina comune. Dal Chiostro si accedeva oltre ai refettori e ai dormitori dei capitolari e dei conversi, anche all'orto, al cimitero, all'ospedale, al locale caldo ( per i lavori invernali ), alla biblioteca sul lato orientale. L'allevamento del bestiame e la cura degli animali avveniva nelle grangie, ma i cavalli, indispensabili per il trasporto di uomini e cose, erano custoditi nelle Scuderie , costruzione situata obliquamente in planimetria, oggi alquanto rimaneggiata. Di fronte alle Scuderie, e quindi lontano dal convento vero e proprio, sorge l'antica Foresteria che era adibita all'accoglienza dei pellegrini e dei viaggiatori; però vi erano ammessi soltanto ospiti di sesso maschile in quanto l'Abbazia era rigidamente preclusa alle donne. Al piano terreno lampio lambiente, leggermente interrato rispetto al cortile e a cui si accede da una porta laterale, è a due navate e a cinque campate, con belle colonne in pietra che sostengono i capitelli ornati da decorazioni fogliformi: era adibito a Refettorio per i pellegrini, mentre al piano superiore vi era il Dormitorio della Foresteria. Fuori dal complesso abbaziale, nello spazio antistante si nota un edificio isolato: è il Mercato coperto . E un edificio, costruito nel 1270, composto da un porticato di quattro campate, chiuso a due piani, in parte magazzino e in parte Fornoper la panificazione, oggi purtroppo scomparso. Il porticato presenta una volta in muratura con archi ogivali poggianti su pilastri. E' la testimonianza dell'attività commerciale e di scambio con il vicinato, svolta dai monaci di Staffarda, dei prodotti agricoli e caseari eccedenti i bisogni della comunità, che la Regola imponeva dovevano essere venduti a prezzi modici, come si legge negli antichi documenti. Inglobato in una vicina costruzione rurale è l'antico portale d'ingresso dell'abbazia in pietre squadrate. |