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Parcheggiato lauto nelle aree previste, inizia il percorso lungo la strada segnalata ed alberata che ci porta allAbbazia. Il primo impatto sono i ruderi d'un tempietto ottagonale, del XI sec., detto sepolcro dei Monaci, perché ritenuto una cappella cimiteriale, ma i frati asseriscono che appare più realistica oggi l'ipotesi che vede in quella cappella, la riproduzione del Santo Sepolcro, quasi un anticipo ai pellegrini del Sepolcro di Gerusalemme. Oltre il Sepolcro, si erge il Monastero che man mano che ci avviciniano ci sovrasta e quasi ci scoraggia alla visita per limponenza e per la ripidità della salita. Ma ovviamente continuiamo: la veduta panoramica ed il silenzio dei luoghi ci affascina e ci compensa della fatica che andremo ad effettuare. Giunti al piedi, siamo di fronte alla parte più imponente
dell'abbazia; possono identificare le varie parti del complesso che è
stato ricostruito nel tempo variamente: - in basso spicca il poderoso corpo del monastero con la
foresteria, risalente al X secolo, ma anch'esso largamente ricostruito,
specie dopo il terremoto del 1884; Intorno al nucleo, sugli spalti, emergono brani delle fortificazioni, fra cui la torre detta della Bell'Alda. |