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LA SACRA DI SAN MICHELE, a guardia della Valle di Susa


Monumento simbolo del Piemonte

Famosa abbazia, monumento simbolo del Piemonte , che occupa con le sue spettacolose costruzioni la vetta rocciosa di circa 1000 metri del monte Pirchiriano, situato all’imbocco della valle di Susa, per i proveniente da Torino.
La sua eccezionale posizione domina e sovrasta tutta la bassa valle, ed è quindi un punto di riferimento anche visivo per la bassa valle: Dall'alto possiamo osservare un panoramica straordinario.

In un itinerario ideale, possiamo unire l'Arcangelo del Monte Pirchiriano ad altre due importanti abbazie a nord delle Alpi, quella del Mont Saint-Michel in Normandia, e a sud delle Alpi quella del Monte Sant'Angelo sul Gargano.

La Sacra, già dei Benedettini e ora tenuta dai Rosminiani, è un monumento religioso di incomparabile bellezza e valore, riconosciuto da una legge speciale del 21 /12/94 come "monumento simbolo del Piemonte per la sua storia secolare, per le testimonianze di spiritualità, di ardimento, d'arte, di cultura e l'ammirevole sintesi delle più peculiari caratteristiche che può offrire del Piemonte, nonché per la sua eccezionale collocazione e visibilità".

Edificato intorno al Mille. su luogo sacro al tempo dei Longobardi al culto di S. Michele; ebbe vicende fortunose e fu più volte rimaneggiata.

Nel corso del tempo la Sacra ha conosciuto momenti di gloria e periodi di decadenza. Divenne nel medioevo uno dei più importanti monasteri benedettini, caposaldo e punto di sosta dei pellegrini di passaggio nella valle lungo la via medievale Francigena. Dopo seicento anni di vita benedettina fu abbandonata per due secoli.

Semidistrutto dalle truppe francesi nel XVII secolo, ha subìto numerosi rifacimenti, ma già nella prima metà dell'Ottocento si avviò la ripresa che le restituiva l'antica integrità. Nel 1836 Carlo Alberto di Savoia ottenne che il Papa affidasse il sacro complesso ai Padri Rosminiani che lo custodiscono tuttora.

L’imponente complesso abbaziale comprende diversi fabbricati posti su vari livelli, in blocchi fortificati di cui rimangono: il cosiddetto sepolcro dei monaci, suggestivo rudere romanico a pianta centrale; la foresteria; lo scalone dei morti, un ampio ambiente sorretto da pilastri con capitelli scolpiti e il portale dello zodiaco superba opera romanica.

Sovrasta il complesso la chiesa abbaziale romanico- gotica, al cui interno si trovano altorilievi romanici e affreschi del XV e XVI secolo.
Rimarchevole la cripta formata da tre antiche cappelle pre-romaniche ristrutturate nel 1830, a cui si accede da una scaletta nel lato destro della navata centrale.

Conserva molte immagini sacre e profane scolpite su capitelli, pilastri e portali; notevoli, ad esempio, il Portale dello Zodiaco in cima allo Scalone dei Morti, o le immagini affrescate La predica dei morti e la Crocefissione.

Dal lato sinistro della chiesa si accede ad un belvedere da cui si gode un suggestivo panorama su tutta la Valle di Susa.

Tra le pagine più significative della sua storia più recente troviamo la visita di Papa Giovanni Paolo II nel pellegrinaggio del '91, la realizzazione di un progetto di rinnovata accessibilità nel rispetto della sicurezza e dalla conservazione, e l'illuminazione esterna che ha trasformato l'intero complesso in un segnale di orientamento, concreto e simbolico, di straordinario fascino.