I luoghi ed i promotori
	La Regione del Vallese

Tre milioni di litri di acqua termale al giorno per alimentare ben 22 bagni termali. La preziosa acqua solfato-calcidica che ha determinato la fortuna di Leukerbad sgorga copiosa da molte sorgenti, proprio ai piedi dei ghiacciai.

Ed è un'acqua calda - a 51°c. - conosciuta già dai Romani e ritenuta dawero 'miracolosa' per il benessere e il relax, favoriti certo da uno scenario alpino di tutto rispetto, dominato dall'aspra bellezza del monte Gemmi. Loèche-les-Bains - così è chiamata la località vallesana dagli abitanti di lingua francese - è un tradizionale mondo alpino, con i pascoli verdissimi, candidi di neve nei mesi invernali, gli chalet in legno dai balconi fioriti, la piccola parrocchiale.

Eppure detiene il primato della più ampia offerta di impianti termali di tutte le Alpi e vanta strutture alberghiere e sportive davvero all'avanguardia. Una vocazione turistica di lunga tradizione si può dire, visto che, grazie ai benefici effetti della sua acqua, la 'ville d'eau' era frequentata già nel Settecento, e che nel 1896, per coronare le crescenti fortune turistiche, vide la nascita della "Société des Hotels et des Bains", con la realizzazione di ben cinque alberghi termali. Oggi ampia e diversificata è la gamma di alberghi, molti dei quali dotati di piscina e bagni termali.

Ma un'esperienza dvvero rigenerante è la visita del modernissimo Alpentherme, un vero e proprio tempio del benessere, unico nel suo genere, inaugurato nel novembre 1993. Piscine termali coperte e all'aperto, un centro di terapia all'avanguardia con ambulatori e personale specializzato e, al secondo piano, racchiuso da ampie vetrate che 'immergono' gli ospiti nello scenario delle montagne attorno, il particolare bagno romano-irlandese, una sorta di percorso termale che propone in chiave moderna l'amore per l'acqua benefica tramandato dai Romani e il culto per il binomio salute-relax delle regioni del Nord. Moltissime le passeggiate intorno. In funivia si sale al passo del Gemmi (2350 m) e da qui, a piedi, al solitario e idilliaco lago di Dauben. Indimenticabile è il panorama dal Torrenthorn (2997 m), con la valle del Rodano e il maestoso scenario alpino dal San Gottardo al Monte Bianco.