Le Torri
Pisane
A partire dal 1217, i Pisani si
insediarono a Cagliari, concentrandosi sul colle sul quale oggi sorge il
quartiere di Castello. La rocca venne fortificata con la costruzione di torri e
mura. Di questa fortificazione, oggi si conservano le due
torri più imponenti: la Torre di S. Pancrazio, sul lato nord del
Castello, e la Torre dell'Elefante, sul lato ovest. Esse rappresentano
uno dei migliori esempi di architettura militare medievale realizzata in
Italia. Secondo quanto riportato dalle iscrizioni poste presso i rispettivi
ingressi, le due torri furono costruite dall'architetto Giovanni Capula, nel
1305 (S. Pancrazio) e nel 1307 (Elefante). Hanno entrambe una pianta ad "elle"
con un lato aperto. Sono composte di blocchi di calcare e raggiungono
un'altezza di trenta metri circa; il loro interno presenta quattro soppalchi in
legno, aggiunti durante i restauri effettuati nell'Ottocento.
La Torre di S. Pancrazio
è così chiamata per la sua vicinanza alla chiesetta omonima che
sorge sulla passeggiata del Buoncammino. Anticamente era nota come torre del
Leone, perché sulle sue mura era scolpito un leone. La Torre dell'Elefante, invece, deve il suo nome ad una
statua di marmo raffigurante un elefante, posta a dieci metri di altezza, sulla
sinistra dell'ingresso; l'animale simboleggia forse la solidità della
torre. Originariamente, le due torri dovevano fungere da postazione di
vedetta verso il mare e verso l'interno dell'Isola, ma a partire dalla
dominazione spagnola e fino a metà Ottocento ospitarono le carceri e le
sale della tortura. Nella piazzetta vicino alla torre dell'Elefante
venivano inoltre eseguite le condanne capitali. A tale proposito, si racconta
che, nelle notti di vento forte, riecheggino ancora i lamenti delle anime dei
giustiziati. Una terza torre, detta dell'Aquila, gemella delle precedenti,
doveva controllare il lato sud del Castello, verso il mare. Purtroppo
però, gli attacchi navali inglesi e spagnoli del primo Settecento e
quello francese del 1793 la distrussero quasi completamente. Nel 1840, i resti
della torre vennero incorporati nella costruzione del Palazzo Boyl, alle spalle
del Bastione di S. Remy. Delle quattro torri erette dai pisani come compimento
delle opere di fortificazione di Castello, rimangono dunque solo la Torre di
San Pancrazio e la Torre dellElefante. |