IRLANDA: possibili direttrici di voloA cura di Andrea PIOVANO |
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Passando per Ardara si consiglia, se siete in auto, di passare per il Glenges Pass, dove, percorrendo la tortuosa strada panoramica, i paesaggi selvaggi vi sorprenderanno. Giungendo alla valle di Glencolumbkille una sensazione di isolamento e pace sembra dominare l'intorno, nonostante l'afflusso di turisti sia costante e notevole. Una insenatura sul rabbioso oceano è il punto di sviluppo finale della valle. Una serie di cottage colorati si spargono per i campi delimitati da antichi muretti a secco, all'interno dei quali piccoli e grandi pascoli offrono da vivere alle greggi. Qui l'illuminazione elettrica è piuttosto limitata, cosicché per camminare, la sera, è necessaria la pila, poi quando gli occhi, col tempo, si abituano a decifrare e riconoscere le ombre dei sentieri, si cammina con tranquillità e volgendo lo sguardo al cielo si vede un cielo, un vero disseminarsi sparso di punti luminosi in un buio di nulla. Il turismo qui è sviluppato, ma ciò che ha permesso di lasciare un'aura di incontaminato è che per lo più si tratta di un turismo "prendi e scappa", un turismo veloce, modello americano: dopo aver visitato il Folk Village Museum, La "Glen of St Colmcille", ove viveva San Colomba, i gruppi ordinati di turisti risalgono sui pullman credendo di aver rubato l'anima ad un luogo che invece va vissuto nei giorni. Forse è vero che non c'è null'altro da vedere, ma per chi desideri conoscere, Glencolumbkille, è un segreto che si svela a poco a poco se lasci che si disveli nei giorni, lasciandoti trasportare dalla vita di chi abita questi luoghi sperduti tutto l'anno. Qui la gente vive tra la propria casa, il proprio gregge e i due pub del paesino. La birra Guinnes è la compagna delle serate in musica a parlare , a raccontare storie ripetute e già conosciute, ad ascoltare per il piacere sottile della novità improvvisa, magari perché viene fuori un dettaglio o una sfumatura che uno straniero può cogliere e allora nasce qualcosa di strano e inconsistente che è comunanza, è trascorrere come assopiti una serata che diventa originale perché uguale alla precedente e quella che verrà domani. Se da un lato a Glencolumbkille c'è un turismo ordinario e superficiale, dall'altro vi si possono incontrare persone straordinarie: giovani e non più giovani venuti da ogni parte del mondo più o meno per caso e che, come rapiti, si trovano a passare qui l'intera vacanza, o magari a prolungarla restando per mesi. Mary, una vecchia signora che gestisce un ostello abbarbicato su di una scogliera sull'atlantico, si fa chiamare mamma dai viaggiatori cui si affeziona e dice che chi arriva a Glencolumbkille con una particolare luce negli occhi, e lei la riconosce, vi fa sempre ritorno. Lei rimane lì, sempre indaffaratissima, sempre salutando e accogliendo nuovi ospiti, come ad aspettare la luce negli occhi di chi fa ritorno. Per informazioni: Donegal town, tel. 073 21148. Il pullman è in partenza da Donegal town o da Killybegs |