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Ponte Vecchio
e Ponte di Santa Trinità
Da una finestra degli
Uffizi, rimango affascinata dal paesaggio di Firenze: ma non solo dalla parte
architettonica; i miei occhi si soffermano a guardare i due ponti principali
che, fin dal medioevo, sono attraversati dalla popolazione e dagli innumervoli
turisti. Il nome dei ponti è Ponte
Vecchio e Ponte di Santa Trinità.
Il Ponte Vecchio, prima di
arrivare alla sua attuale struttura ha subito parecchie ricostruzioni, a causa
dei crolli avvenuti in passato. La
sua attuale costruzione risale al 1345 ad opera di Neri di Fioravante. Ha
resistito alle tante alluvioni che hanno colpito la città, soprattutto
la più grave del novembre 1966. Nel passato le costruzioni laterali
erano occupate dalle botteghe di mercanti, ma nel 1500 Cosimo I decise che in
esse si insediassero gli orafi con i loro laboratori, tuttora presenti nei
locali costruiti sulle spallette del ponte. Nella terrazza sita al centro del
ponte è posta una fontana con il busto raffigurante Benvenuto Cellini.
Scendendo il ponte, alla sinistra vi è la Torre Mannelli, eretta nel
Rinascimento al fine di salvaguardare la sponda sinistra dell'Arno.
Il Ponte di
Santa Trinità, fu costruito dall'architetto Ammannati, dal 1567
al 1570, tenendo conto dei consigli che gli diedero Michelangelo e Vasari. Il
ponte presenta tre arcate, la sua struttura è agilissima e resistente.
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