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Piazza della
Signoria
Percorrendo via dei
Calzaiuoli, arriviamo in Piazza della Signoria, considerato il cuore di
Firenze.
In questa piazza,
avrete la sensazione di trovarvi in un "grande spazio", che sembra non finire
mai, dove tutto quello che vi circonda è frutto di secoli e secoli di
idee, progetti e tanto lavoro. La prima cosa che colpisce è sicuramente
quel palazzo austero, maestoso che vi sorge: Palazzo Vecchio. Esso fu creato
per difendere la pace e gli ordinamenti dati da Giano della Bella; la
costruzione in muratura, fu iniziata nel 1298 da Arnolfo di Cambio,
successivamente completata da altri artisti rinascimentali. Il Palazzo ha due ordini di finestre bifore sormontate da
varie insegne del Comune e del Popolo; un doppio ballatoio corona la parte
superiore ed è sorretto da piccoli archi, dentro i quali sono dipintigli
emblemi delle armi e insegne della Repubblica e di alcuni alleati. Sopra il
ballatoio a merli guelfi si erge la Torre, alta 94 metri. Internamente
il Palazzo presenta due cortili decorati secondo gli stili rinascimentali: il
primo nel centro presenta un puttino in bronzo del Verrocchio. A sinistra del cortile vi è la grande sala d'armi,
in stile tipicamente medioevale; il secondo cortile, chiamato della dogana
è di Simone del Pollaio. Tra i due
cortili, emerge l'imponente scalone di Giorgio Vasari, che vi condurrà
alla sala del Duecento ed alla sala del Cinquecento al primo piano, contenenti
dipinti e varie sculture dei maggiori artisti, sempre del periodo
quattrocentesco.
Uscendo dal palazzo,
rieccoci nella bellissima piazza. Osserverete sul lato sinistro, la grande
Fontana dell'Ammannati, raffigurante Nettuno; a sinistra della fontana, vi
è il monumento equestre di Cosimo I, sul piedistallo alcuni bassorilievi
raffigurano Papa Pio V e Cosimo I. Poco prima della fontana, vi è in
terra una lapide in marmo rotonda, per ricordare Gerolamo Savonarola, bruciato
il 24 maggio 1498, assieme ad altri due frati.
In fondo alla piazza vi ricordo il Palazzo trecentesco del
Tribunale dei Mercanti, a fianco il cinquecentesco Palazzo Uguccioni, disegnato
da Raffaello, mentre più avanti, è visitabile la raccolta della
Regione di Arte contemporanea, comprendente opere di artisti del 1900.
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