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di Angelo |
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L'ingresso è dal fianco occidentale, da piazza V. Emanuele, per cui la visione dell'interno della Chiesa, nel suo insieme, richiede una rotazione completa del corpo, che ci consente anche ad abituarci alla luce foca rispetto all'esterno. Si rimane stupefatti per questo colore oro del fondo dei mosaici che ci avvolgono tutt'intorno, per una estensione impressionante (ben 6.340 metri quadrati). Ma una volta che la vista si è adattata, si ammirano i mosaici policromi e doro zecchino, raffiguranti la Bibbia, la Creazione, i Profeti e la venuta di Gesù, la Crocefissione la Resurrezione, nonchè i particolari con i quali mirabilmente si rivestono di scene, figure e decori vari, le pareti interne grandi e piccole ed ogni possibile superficie ed angolo. Tra i particolari segnaliamo ad esempio: i coltelli presenti sulla tavola delle nozze di Cana (lato sinistro della crociera del transetto, in alto), le monete che rotolano dal tavolo rovesciato da Cristo quando caccia i profanatori dal tempio (a metà circa della navata laterale sinistra) o l'incredibile varietà di pesci raffigurati sia nella creazione (navata centrale- lato destro) che impigliati nella rete dei pescatori nell'episodio della pesca miracolosa (braccio sinistro del transetto). Vennero realizzati nel breve arco di due anni, a cavallo tra il XII ed il XIII sec. da maestranze veneziane e siciliane, affiancate da quelle bizantine. I mosaici raccontano per immagini, in
130 quadri, le storie del Vecchio Testamento e la Vita di Cristo, con legenda
in greco e latino. La loro sequenza segue uno schema preciso in osservanza a un
principio stabilito sotto il pontificato di Adriano I nel VII Concilio
Ecumenico (787) Seguendo le colonne, si percorre un cammino verso Colui attraverso il quale luomo può divenire pienamente se stesso. Ed eccoci così fissando lo sguardo a sinistra nell'abside centrale, la prospettiva culmina con la grandiosa figura del Cristo Pantocratore, cioè onnipotente, da cui inizia la missione di salvezza; con la sua grandezza, alto ben dodici metri, sembra vigilare su ogni parte della Chiesa in quanto è visibile da ogni angolo. I colori della tunica rossa e del manto azzurro che Cristo indossa, simboleggiano la regalità (rosso) e la divinità (loro), lazzurro è il colore che rappresenta lumanità, Cristo uomo. Esponiamo una breve descrizione del contenuto dei mosaici, da approfondire acquistando una buona guida, racconto di una Bibbia per immagini in diversi cicli dedicati ai fatti della vita di Gesù nella zona presbiteriale, dagli episodi dell'infanzia (crociera del transetto), della maturità , della discesa dello Spirito Santo (bracci del transetto), e ai miracoli da lui compiuti (navate laterali), completati dal ciclo di San Pietro e San Paolo (nelle cappelle del Coro), e dal ciclo del Vecchio Testamento nella navata maggiore. Il grande arco del prespiterio segna
l'avvio della narrazione che si svolge su due registri, ove le 42 scene che
seguono sviluppano il tema della salvezza universale. Nelle scene del transetto,
viene esposta la vita di Gesù: da due scene con l'episodio di Zaccaria
che diviene muto dopo l'incontro con l'arcangelo Gabriele, all'Annunciazione
della sua nascita a Maria, a nove scene della vita infantile, all'episodio
delle nozze di Cana ed il suo primo miracolo operato, fino al battesimo nel
fiume Giordano. Nell'abside centrale l'imponente Cristo Pantocratore, con la
scritta in greco "pantocràtor" (Gesù Cristo
lonnipotente); sotto la figura è raffigurata la Vergine col
Bambino, con la scritta greca "panacròntas" (tutta immacolata),
affiancata da angeli e apostoli; nell'ultima fascia, figure di santi, fra i
quali S.Tommaso Bechet (nellabside sinistro), un contemporaneo ai
costruttori del Duomo, quasi a ricordarci che a Cristo si giunge attraverso il
sostegno della Chiesa. Le absidi delle navate laterali ospitano, nel catino, le due immagini di S. Pietro (a destra) e S. Paolo (a sinistra) seguiti da episodi significativi della loro vita. |