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di Angelo |
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La città si trova sulle
pendici del monte Caputo, a 310 m. sul livello del mare, e domina la Conca
d'Oro e la città di Palermo, dalla quale dista pochissimi chilometri
(circa 8) e da cui è facilmente raggiungibile mediante i normali autobus
di linea. Infatti anticamente era il monte Regale, uno dei parchi di caccia di proprietà della Corona della dinastia dei monarchi normanni che furono sempre sensibili alla bellezza ed alla ricchezza del paesaggio: Fu Guglielmo II, detto il Buono, che in questo splendido parco di caccia, edificò il monumentale complesso del Duomo, del Convento e del Palazzo Reale non solo per motivi di sicurezza in quanto situato in una posizione strategica per controllare la via di accesso a Palermo da Mazzara, ma anche per sottarre l'isola alla forte influenza greco bizantina. Oggi Monreale è una delle mete turistiche più conosciute al mondo, famosa per la sua splendida Cattedrale, molto bella ed armoniosa. Attiguo al duomo è il complesso monumentale, un tempo sede del Convento dei Benedettini, destinato, tra laltro, a sede della Galleria Civica dArte moderna Giuseppe Sciortino (Tel. 0916405443 ). Notevole lo scalone interno, di fattura barocca, realizzato in marmo di Carrara e di Billiemi. I restauri hanno portato alla luce numerose scoperte, tra cui locali sotterranei ed una splendida pavimentazione. Del complesso monumentale fa parte anche lArchivio storico, mentre, attraversato il grande atrio, si accede al belvedere, fitto di ficus centenari e dominato da una grande magnolia, ma un tempo, un tempo coltivato dai monaci a ortaggi e piante officinali, Di fronte al Duomo si trova laccesso alle grotte. Si tratta di cavità naturali che attraversano il sottosuolo del centro storico. Ricche di stalattiti, le grotte passano vicino alle falde freatiche e visitandole si sente il sommesso gorgoglio dellacqua sotterranea: la località di Monreale abbonda di polle e sorgenti, alcune delle quali convogliate nelle belle fontane, opera del Torres. Sul lato sinistro della piazza, il settecentesco Palazzo di Città che custodisce alcuni dipinti di pregevole scuola, tra cui : una tela di Antonio Pietro Novelli, lAnapo di Siracusa di Antonio Leto, pittore monrealese dellOttocento, che si trova nella Sala Rossa destinata al Sindaco, in cui è custodita anche un gruppo scultoreo in terracotta del Gagini raffigurante la Sacra Famiglia. Di grande pregio i ritratti di Benedetto dAcquisto e di Pietro Novelli, nonché un dipinto del fiammingo Matthias Stomer, raffigurante Ladorazione dei pastori. Dunque la cattedrale è la principale attrazione, ma ci sono anche fontane e quartieri pittoreschi, ed altre numerose chiese. Lantico quartiere del
Carmine, posto a ridosso del Duomo, sul versante sud orientale, conserva
ancora lo spirito originario con i caratteristici chiassi,
(da chiazza, cioè piazza) spazi
comuni nei quali al termine della giornata di lavoro i contadini e le loro
famiglie sedevano ad ascoltare i benedettini che facevano opera di
evangelizzazione e catechesi. La Chiesa della Collegiata, opera settecentesca di Giuseppe Mariani da Pistoia, conserva nella parte esterna dell'abside un pannello in maiolina, di circa 50 mq raffigurante il Crocifisso con la città di Monreale ai suoi piedi , con il Patruzzu amurusu, che miracolò i cittadini dalla peste. La leggenda vuole che le rose dopo essere state passate sul crocifisso diventino taumaturgiche; il tre maggio, data in cui avvenne il miracolo della scomparsa dellepidemia, si svolge la processione. All'interno vari opere d'arte tra cui uno stupendo Crocifisso ligneo su croce di tarataruga. |