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Berlino, tra passato e futuro di Andrea Grifo |
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Berlino è il Muro, ricordo e incubo dei berlinesi, che hanno provveduto a rimuoverlo con celerità ed efficienza teutonica quasi non fosse mai esistito se non nei negozi di souvenir per turisti e nei rari pezzi lasciati qua e là; ma questo è certamente comprensibile. Come noto, al termine della Seconda Guerra Mondiale, le nazioni Alleate si spartirono la Germania sconfitta dividendola in quattro parti; anche Berlino venne divisa in quattro settori, i tre nella zona occidentale della città furono occupati da francesi, inglesi e americani mentre la zona orientale venne affidata alla gestione sovietica. Poiché il reticolato che divideva lEst dallOvest non era sufficiente ad evitare la fuga delle persone dallopprimente regime sovietico instauratosi nella parte orientale, fu deciso nel 1961 di erigere uno dei più grandi scempi dellumanità, il Muro di Berlino. Lungo inizialmente 12 km, misurava nel 1988 una lunghezza totale di 160 km, per ca. m. 3,60 di altezza. Da un giorno allaltro il Muro, correndo mostruoso ed implacabile attraverso la città, divise famiglie e strade e si crearono ovviamente due città in una, luna di stampo capitalista e liberista, laltra caratterizzata dalleconomia pianificata comunista. Più di 100 persone sono morte tentando disperatamente di attraversarlo e solo nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1989, quando la guerra fredda tra USA e URSS era agli sgoccioli, fu abbattuto e divorato dai cittadini affamati di libertà. Come detto, ora è rimasto poco a ricordare quel tragico passato, il tratto più lungo rimasto del Muro (1,3 km) chiamato East Side Gallery si trova vicino alla fermata Warschauer Strasse della U Bahn. Ma il Muro appartiene al passato, il presente è una città in continuo fermento, molto bella e con tantissime cose da vedere e per una visita non superficiale sono necessari almeno quattro-cinque giorni. |