Volete scoprire una Sicilia insolita, lontano dalle strade
più frequentate e dai siti più celebri? Il territorio a sud di
Palermo fa al caso vostro: ricco delle testimonianze di antiche civiltà,
dalla preistoria al Medioevo, l'Alto belice corleonese brulica di siti
dall'identità diversa, in cui si sovrappongono le tracce della
civiltà degli elimi - insieme a siculi e sicani costituirono la
più antica popolazione dell'isola - e della cultura greca, il fascino
delle cittadine medievali e degli antichi borghi. Il territorio manifesta una
grande vitalità e dal 1996 sono state avviate numerose iniziative per la
valorizzazione del territorio, attraverso la creazione di pacchetti turistici,
interventi di restauro, la creazione delle "Vie del Vino" o la promozione di
itinerari culturali, tra cui il recente "Mirabile artificio", il museo diffuso
per il distretto culturale dell'Alto Belice corleonese che riunisce in un unico
percorso i tesori nascosti di diversi comuni.
Se per lungo tempo quest'area del palermitano è
stata associata unicamente al ricordo di fenomeni mafiosi, oggi è in corso
un importante processo di sviluppo che trova in cittadine come - Corleone uno
dei centri più attivi: la cittadina punta infatti a riscattare
un'identità in primo luogo culturale, attraverso la riscoperta e la
valorizzazione dei beni storico-artistici e del patrimonio naturalistico che
caratterizza l'intera zona. D'altra parte, proprio Corleone era nota nei
secoli passati come la città dalle "cento chiese", tesori architettonici
da ammirare ancora oggi e in cui scoprire delle opere d'arte insospettate.
A circa cinquanta chilometri da Palermo, la cittadina vi
accoglie con un insolito e suggestivo effetto visivo originato dalle
caratteristiche rocce calcaree da cui prende il nome. In alto, la Rocca soprana
ospita il cosiddetto Castello Soprano, di origine araba, mentre al
centro del paese si trova la Rocca Sottana.
Ai piedi del castello si può ammirare un vero e
proprio spettacolo, la Cascata delle Due Rocche formata dal salto del
torrente San Leonardo, affluente sinistro del fiume Belice che crea un laghetto
naturale. Numerose sono le chiese da non perdere, tra cui la chiesa
della Matrice, edificata nel 1382 e dedicata a San Martino, al cui interno
sono custodite opere del Gagini e un coro ligneo del '500, la chiesa di San
Domenico e la sua
straordinaria facciata seicentesca, la chiesa di Santa Rosalia in cui si
trovano tele di Giuseppe Velasquez e di Pietro Novelli, il Convento dei
Cappuccini oggi accorpato alla Villa Comunale e il Monastero del SS.
Salvatore. La chiesa di Sant'Agostino ospita poi un vero
gioiello, l'Oratorio dal notevole pavimento maiolicato in cui è
custodita una Madonna del Soccorso e in cui si trova inoltre un importante
coretto ligneo. Da non dimenticare sono il Museo civico "Pippo Rizzo"
(dal nome del pittore che fu il maggiore rappresentante del Futurismo in
Sicilia), in cui si trovano reperti provenienti dai siti archeologici della
zona, nonché il Museo etnografico del corleonese, in cui sono
custoditi preziosi reperti e utensili di vita contadina.
Le esperienze dell'arte e della cultura diventano dunque
segni tangibili del rinnovamento e dello sviluppo che caratterizza il presente
di questo centro urbano. |