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I luoghi ed i promotori |
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Maratea (Basilicata) |
Arroccato in posizione strategica
su un fianco del Monte S. Biagio, ai piedi dei centenari carpini, guardiane
ancora le tre torri - simbolo della Città - il paese si protende verso
il mare, da cui non può essere avvistato, sotto il drappo vetusto dei
rossicci tetti, merlati di comignoli e radunati dal tempo attorno al bianco
campanile della Chiesa Madre e, come in un presepio, snoda da Capocasale gli
stretti vicoli fino alle piazzette, mostrando antichi archi, portali di pietra
e consunte scalinate quali testimoni della propria storia.
Le molte Chiese, dove si
conservano significative opere d'arte, le Cappelle, i conventi e il Monastero,
le croci e gli obelischi, attestano il profondo spirito religioso del popolo,
che con la festa di S. Biagio rinnova la fede al passo della tradizione,
ripetendo ogni anno, nell'estasi primaverile della seconda settimana di maggio,
un fastoso cerimoniale di liturgia, costume e folklore.
Portatrice di un vigoroso
impulso culturale in tutti i campi, Maratea, sin dai tempi passati, ha sempre
vissuto di luce propria, nel fervore di opere e iniziative, quali l'Istituto de
Pino, nato come educandato musicale femminile o l'ospedale de Lieto, prima
cellula dell'attuale complesso. La versatilità della sua gente e il
senso dell'arte traspaiono dai prodotti artigianali e gastronomici, rivelatori
dell'abilità manuale all'intreccio. Il gioviale atteggiamento degli
abitanti è sicuro indice di ospitalità e promessa di tranquille
vacanze.
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