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I luoghi ed i promotori |
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Maratea (Basilicata) |
Il
luogo: un paradiso della costa lucana |
Antica città del Golfo di
Policastro, avvolta da una cinta di monti innalzati sulla ridente valle,
echeggiante il richiamo delle sue frazioni, è il solo tratto della
Basilicata sul Mare Tirreno dove si estende, per circa 30 Km., fra il
territorio della provincia di Cosenza e quello della provincia di Salerno.
La nascita, pur non databile con
assoluta precisione, si ricostruisce attraverso inconfondibili tracce che,
presenti già nel suo nome come in alcuni toponimi (Calicastro,
Racìa, Profili, Filacara, Santavenere), consentono di collocarla in
un'epoca coincidente o molto prossima a quella greca, come recenti scoperte
archeologiche sembrano confermare. Mentre il nome e le origini rimandano
sicuramente all'epoca della colonizzazione greca, il più antico
documento sulla città risale all'anno 1079 ed è una bolla di
Alfano I, Vescovo dì Salerno. Nei secoli successivi Maratea avrebbe
seguito le sorti politiche del meridione, riuscendo, però, sempre ad
ottenere dalle dinastie succedutesi nel Regno di Napoli numerosi privilegi,
attestanti un bisogno di libertà compiutamente vissuta.
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