PIANI DI VOLO
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Passeggiando per la città
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Selinunte
Gibellina
Castelvetrano
Golosità
Selinunte

Il nome deriva da "selion" che significa prezzemolo selvatico, molto diffuso nella zona. Si trova a sud-est di Castelvetrano e fu fondata dai Greci. Nel V secolo a.c. fu un fiorente centro agricolo e si costruirono strade, templi e fortificazioni. In seguito i Cartaginesi la distrussero per ben due volte e subì un violento terremoto in epoca bizantina. Nel medioevo si perse ogni traccia delle città.
Oggi, passeggiando per quest'antica città, possiamo ammirare i resti di templi orientali e dell'Acropoli, indicati con le lettere dell'alfabeto, perché non si è sicuri a quale divinità fossero dedicati. I grandi templi orientali, di maestosa bellezza, sorgono a Est del Cattone e sono tre: tempio G è il più grande e fu costruito fra il VI e V secolo a.c. (rimasto indefinito), una colonna restaurata si erge dalle sue rovine e viene chiamata "la fusu di la vecchia"; il tempio F al centro è il più piccolo del VI secolo a.c.; il tempio E è il più recente. E' uno stupendo e grandioso tempio in stile dorico ed è stato parzialmente ricostruito.
L'acropoli nel IV secolo a.c. è stata divisa all'interno in due quartieri da due strade principali che s'incrociano e sono intersecate da altre arterie secondarie. Un percorso, insomma, davvero avvincente!
I templi sono cinque: il tempio A ed O sono della prima metà del V secolo a.c.; il tempio B è molto piccolo e risale al 250 a.c., prima che Selinunte fosse abbandonata e distrutta; il tempio C è il più grande e il più antico, della prima metà del VI secolo a.c.; il tempio D è il più recente.
A Selinunte troviamo anche il Santuario della Malaphoras, dedicato alla dea della fertilità, cosiddetto per il gran numero di statuette votive femminile che recano in mano il melograno.