I CASTELLI DELLA LOIRA: alla scoperta di antichi fastidi Giorgio OLIVERI |
||||||||||||
|
Il
castello di Villandry è un edificio rinascimentale realizzato nel 1532
da Jean le Breton, ministro di Francesco I, secondo i principi di simmetria
allora in voga. Consta di tre ali, in parte circondate da fossato e coronate da
mansarde con finestre crociate verso il cortile; all'angolo sud-ovest, verso il
giardino, si trova un torrione quadrangolare trecentesco coronato di merli e
beccatelli. |
|||||||||||
Passeggiando tra i viali
di questo immenso parco e salendo fino al belvedere
troviamo dapprima il giardino ornamentale. I primi quattro quadranti
simboleggiano l'amore tenero (cuori separati da fiamme d'amore negli angoli),
l'amore appassionato (cuori spezzati dalla passione), l'amore volubile (quattro
ventagli disposti sugli angoli simboleggiano le leggerezza dei sentimenti) e
l'amore tragico (rappresentato da lame di pugnale e spade usate nei duelli
d'amore). Dall'altro lato del canale è simbolicamente rappresentata la
musica: i triangoli simboleggiano le lire, vicino ad esse sono raffigurate le
arpe e tra queste trovano posto i candelabri come a rischiarare lo
spartito. |
||||||||||||
Per concludere la
visita non ci resta che gironzolare per l'orto ornamentale, composto da nove
quadrati della stessa dimensione, ma con diversi motivi geometrici. I singoli
quadrati sono piantati con verdure i cui molteplici colori sono alternati per
dare allo sguardo l'impressione di uno scacchiere multicolore: il blu del
porro, il rosso del cavolo e della rapa, il verde giada delle foglie delle
carote e così via. L'origine dell'orto risale al medioevo, quando i
monaci amavano disporre, nelle loro abbazie, le verdure secondo precise forme
geometriche. Su questa tradizione medioevale si innesta pienamente l'influsso
italiano: fontane, pergolate e quadrati di fiori.
|