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Il castello di Chambord
Il
magnifico castello di Chambord si trova sul torrente Cosson, affluente di
sinistra della Loira, circondato da grandi boschi: il Parc de Chambord e la
Foret de Boulogne. E' il più grande e famoso castello della Loira, occupa una
vasta area ed ha 440 stanze, 365 finestre e 13 scale tra principali e
secondarie. Non è noto chi lo progettò, alcuni sostengono che sia
opera di Leonardo da Vinci o di Domenico da Cortona. La costruzione, iniziata
nei primi anni del 1400, si interruppe a causa della guerra in Italia, fra il
1424 e il 1425, quando Francesco I fu fatto prigioniero a Pavia da Carlo V
d'Asburgo e riprese solamente dopo il rilascio del Re. Il torrione al centro
del castello con le sue quattro torrette, fu terminato nel 1539.
Successivamente,
Francesco I dette il via alla costruzione delle ali laterali che, dopo la sua
morte, nel 1545, fu proseguita dal figlio Enrico II. Alcuni eventi, tra i quali
la morte del re nel 1559, fecero si che il castello rimanesse incompiuto.
Il parco dove si
trova il castello di Chambord è ricco di boschi, laghi, ruscelli,
pascoli e terreni di caccia; al centro troneggia questa magnifica costruzione
con i pinnacoli dorati. Il castello rimase a lungo disabitato;
saccheggiato durante la rivoluzione, passo di proprietà in
proprietà, finchè nel 1932 divenne monumento nazionale.
La struttura
architettonica di Chambord, rettangolare, con le torri rotonde sugli angoli ed
il mastio al centro, si rifà alla tradizione architettonica medioevale
francese. Costruito su base quadrata, il mastio ospita al suo interno una
scalinata, costituita da due scale distinte che si avvolgono a spirale e che ad
ogni piano si affacciano su enormi sale dalla pianta a croce che, a loro volta,
portano agli appartamenti d'angolo e continuano con torrette. La terrazza sul
tetto è come una città in miniatura, con strade che passano fra
pinnacoli, torrette, abbaini, camini, nicchie, ornamenti floreali, ninfe, fauni
e sfingi. A Chambord, la ricchezza ornamentale, più che un criterio
stilistico, risponde ad un preciso desiderio di sottolineare il potere
assoluto: gli emblemi reali dei gigli, delle corone, delle iniziali, delle
salamandre che sputano fuoco sono dappertutto. All'interno l'immenso numero di
stanze, sale corridoi fa pensare più ad un labirinto inestricabile che
ad un piacevole luogo di soggiorno. Molte sale sono attualmente visibili,
restaurate ed ammobiliate con arredi d'epoca, alcuni dei quali originali del
castello. La camera di Francesco I si trova la primo piano. Sono originari del
XVI secolo solo la porta con il monogramma, la salamandra ed il soffitto a
cassettoni della stanza adiacente. |
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