L’Arengario

Grande arco a tutto sesto fu costruito verso il 1300 a collegare il Palazzo del Podestà al Palazzo del Massaro, dove risiedeva l’amministratore dei beni del Comune. Sormontato da due trifore, ha in alto una galleria "a giorno" costituita da archetti retti da colonnine. Sotto il voltone, dove la pietra bianca si alterna al rosso del cotto, sono visibili gli anelli di ferro utilizzati per la tortura detta "squassi de corda" cui erano condannati i malviventi.

Palazzo del Massaro

Antica residenza dell’amministratore dei beni del Comune, attualmente sede di un bar-ristorante, era un tempo ornata di affreschi come quello quattrocentesco, tuttora visibile, che raffigura Mantova circondata dalle sue mura.