Liegi sorge lungo la Mosa, ottima compagna di lavoro per industrie siderurgiche e di estrazione del carbone (come ben si nota dal suo colore!), e conserva tutta la sua importanza nel campo delle attività commerciali e come nodo di comunicazioni anche fluviali.

L’autobus parte da Jemeppe al mattino presto, visto che trasporta moltissimi lavoratori pendolari che, abitando nei sobborghi o nei paesi limitrofi più piccoli, si recano nella produttiva Liegi ogni giorno. Attendiamo pazientemente l’arrivo del bus alla fermata, mentre tutto è ancora buio e l’aria è terribilmente gelida! Appena arriva capiamo subito che i passeggeri senza abbonamento devono salire davanti; così facciamo noi, ma subito il conducente ci blocca sulle scale, farfugliando cose incomprensibili. Dopo qualche minuto, avendo bloccato il traffico retrostante, capiamo che appena saliti sull’autobus tutti devono mostrare il biglietto al conducente, pena la defenestrazione immediata!! E’ sicuramente un ottimo metodo contro i viaggiatori abusivi, forse un po’ lento…

Scendiamo dall’autobus nel centro storico, che è situato al di sotto della cittadella, da cui si gode un’ottima vista sulla città, e ci inoltriamo nel dedalo di vicoli e piccole vie che si snodano sulla riva sinistra del fiume. Notiamo immediatamente che Liegi è una città multietnica, infatti incontriamo molti ristoranti e negozi con insegne arabe, italiane, indiane, e anche la popolazione è mista ma ben integrata.

Passeggiando ci allontaniamo dalle stradine più antiche e ci avviciniamo al cuore commerciale della città, Place Saint-Lambert. Attorno a questa piazza infatti si trovano i maggiori centri commerciali e grandi magazzini della città (Marks&Spencer, Hema, Fnac), dove si può trovare proprio tutto, dall’abbigliamento alla stereofonia, dagli alimentari all’arredamento, un paradiso per chi adora fare shopping! Nella parte opposta si trova il Palais de Princes Evêques, ora sede del Palazzo di Giustizia.