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di Roberta Lucà |
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Con il nostro comodissimo carnet ferroviario attraversiamo il Belgio da est ad ovest e raggiungiamo la nostra ultima meta: Bruges. Soprannominata dai suoi cittadini la piccola Venezia del nord per la presenza di alcuni canali, Brugges è una città molto viva e turistica, legata alla cultura fiamminga-olandese piuttosto che a quella vallona-francese. Anche dal punto di vista architettonico le abitazioni sono molto simili alle tipiche case olandesi, con tetti molto spioventi e facciate strette e sviluppate in altezza. Finalmente accompagnati da un tiepido sole cincamminiamo lungo i canali che frastagliano la città, ricca di testimonianze della passata grandezza medievale e rinascimentale, come le case patrizie, le chiese e la bella facciata rettilinea dei mercati, al centro della quale si erge laltissima torre campanaria, costruita tra il XIII e il XV secolo alta più di 80 metri, battuta solo dal campanile della Chiesa di Notre Dame, che con i suoi 121 metri di altezza è uno dei più alti dEuropa. Molto bello il Museo del Diamante in Katelijnestraat, dove, oltre allesposizione di rari diamanti di ogni forma e colore, si può assistere allaffascinante dimostrazione della pulizia di un diamante grezzo. Annessa al museo vi è anche una piccola gioielleria dove si possono acquistare la preziose pietre incastonate in splendidi gioielli purtroppo sono uscita a mani vuote!!! Si può invece cadere in tentazione quando ci simbatte nei caratteristici negozietti del centro, dove si trovano i famosi pizzi di Bruges, chiamati anche trina di Fiandra, e le deliziose sculture di cioccolata tipiche del posto. Così, dopo aver fatto gli ultimi acquisti, ci rechiamo alla stazione ormai infreddoliti dal vento del Mare del nord, molto vicino a Bruges. Ci aspetta lItalia |