Itinerari costa ionica
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Itinerari turistici in Calabria


La costa ionica:
da Pentadattilo a Stilo

Dai centri della magna graecia alla civiltà cristiana

Verso Locri, Crotone, Sibari e Taranto, i centri maggiori della Magna Graecia, si snoda la S.S. 106: nei pressi di Reggio attraversa fragranti "giardini" di bergamotti e vigneti che inondati di sole danno pregiate essenze ed aromatici vini.

Appena sorpassate le rocce di Capo d'Armi, con una breve deviazione, è consigliabile salire a Pentedattilo, villaggio da presepio, addossato alla base della montagna omonima, a cinque acute vette.

Da Melito Porto Salvo, attraversando Gambarie, per la via che nel 1862 fu percorsa da Garibaldi, si passa dallo Jonio al Tirreno attraverso scenari montani sul cui fondo è sempre presente l'azzurro del mare.

Proseguendo, invece, sulla S.S. 106 si costeggiano le assolate marine di Condofuri, Bova, Palizzi. Gli antichi sovrastanti abitati, ricchi di memorie, restano tutti abbarbicati alla montagna ove le popolazioni cercarono rifugio alle incursioni barbariche del Medioevo, conservando usanze e perfino il linguaggio greco.

Lasciando Brancaleone viene incontro una smagliante distesa di gelsomineti, dalle cui masse candide di fiori si ricava la profumatissima "concreta", una delle maggiori fonti di reddito di quella zona.
Prima di entrare nella moderna Locri, ridente ed attrezzata cittadina, la strada costeggia l'antica zona della città di Persefone della quale sono visibili i ruderi e dove gli studiosi si alternano in attuali, continue e proficue ricerche archeologiche.

Sulla S.S. 111, altra congiungente tra Jonio e Tirreno, è Gerace, fondata anteriormente al secolo IX a.C. dai profughi locresi.È da ammirare la Cattedrale, una delle più vaste della Calabria, costruita inizialmente nel secolo XI, ampliata verso il 1222 con materiali e colonne dei templi pagani di Locri, ed imponente si presenta il Castello, che fu di Roberto il Guiscardo, dal quale si gode un panorama bellissimo. Gerace è centro caratteristico per il suo aspetto architettonico ed è la città che possiede in Calabria il maggior numero di opere d'arte dichiarate d'interesse nazionale; la Chiesa di S. Francesco del 1252; la romanica Chiesetta di S. Giovannello; finestre e portali di vecchi edilizi che nel loro disegno puntualizzano il ricordo dell'arte normanna.

Proseguendo da Locri per quello che potremmo chiamare l'itinerario della Magna Grecia, si attraversano la moderna e industriosa Siderno, Marina di Gioiosa Jonica, ove restano vestigia di un teatro romano, e, per Roccella -località balneare dominata dalle mura del principesco castello feudale - si giunge a Monasterace, paradiso dei cacciatori, ultimo comune jonico della Provincia.

Da qui per la S.S. 110 si sale a Stilo, patria di Tommaso Campanella, giustamente orgogliosa dei suoi monumenti, tra cui primeggia la Cattolica, singolare e raro esempio di architettura bizantina, che ha stretti rapporti con le espressioni architettoniche dell'Armenia e della Georgia. Trattasi, infatti, di costruzione a pianta centrale del X secolo, conservata nelle sue originali strutture m mattoni: sul corpo centrale quadrato a volte, sostenute da quattro antiche colonne, si elevano cinque cupolette.