|
San
Sebastian
Vicino Biarritz (ca
30 km), appena oltre la frontiera spagnola c'è San
Sebastian (Donostia in basco) tristemente famosa per le attività terroristiche dell'Eta
ma in realtà una vera perla sull'Atlantico. La posizione della
città (ca 180.000 ab.) è molto caratteristica: la baia della
Concha (conchiglia) è chiusa ad est ed ovest da due monti (Igueldo e
Urgull) e nel mezzo presenta un'isoletta (S.Clara). La spiaggia principale
della città (Playa de la Concha) è molto grande ma all'arrivo
delle maree (i cui orari sono segnati sui giornali locali e da campanelle
apposite) diventa molto piccola fino a limitarsi ad una sottile striscia lungo
lo splendido lungomare: ed è curioso vedere come la gente si sposti
rapidamente al suonar della campana
Un tempo era, come Biarritz, frequentata dall'aristocrazia
spagnola e ora, sebbene sia divenuta più popolare, è considerata
comunque la località balneare spagnola più elegante e alla moda,
con grandiosi alberghi di lusso come il Maria Cristina e negozi di alto
livello. L'estate è ricchissima di divertimenti ed eventi culturali: a
luglio c'è il festival jazz, nella settimana di ferragosto (semana
grande) la città esplode con feste per strada o nei numerosissimi locali
soprattutto della parte vecchia e del boulevard, bande, concerti, concorsi di
fuochi artificiali e chi più ne ha più ne metta; a fine agosto
c'è il festival della musica classica e a settembre il celebre festival
cinematografico. Per chi volesse scommettere non manca il casinò o le
popolari sale del Bingo, tombola collettiva: mi raccomando se fate bingo
offrite almeno una cartella a tutti i vostri compagni di tavolo !. Per gli
amanti dello sport c'è il velodromo dell'Anoeta (di recenti si sono
svolti a S.Sebastian i mondiali di cisclismo), l'ippodromo della Zarzuela e
soprattutto i Fronton, stadi di pelota, sport notoriamente d'origine basca e
autentico baluardo della cultura basca. La pelota è uno sport molto
divertente, veloce che consiste nel lanciare contro un muro una pallina con una
caratteristico "guanto" di legno a velocità stratosferiche cercando di
non far prendere la pallina al giocatore avversario. La partecipazione popolare
è molto intensa, i giocatori spesso delle celebrità. Se vi recate
nel Fronton de la Galarreta (sulla strada per Hernani) potrete assistere ad uno
spettacolo nello spettacolo: alle palline velocissime del match, si aggiungono
quelle da tennis (vuote) dei bookmakers che vi infilano i foglietti delle
scommesse o il denaro per lanciarle agli scommettitori assiepati sulle tribune:
con precisione incredibile raggiungono gli spettatori più lontani, che
devono essere pronti a riceverle: davvero uno spettacolo curioso.
Sulle cose da vedere o da fare, oltre
ovviamente al bagno nel freddino ma pulito oceano sulla magnifica spiaggia de
la Concha, è consigliato fare quattro passi nella Parte Veja della
città (citta vecchia), priva di edifici particolarmente interessanti dal
punto di vista artistico (la città è stata tra l'altro
completamente incendiata nel 1813), ma molto caratteristica per il suo dedalo
di viuzze ricchi di tapas bar molto animati nella notte e bancarelle di pesce a
buon prezzo. Da non perdere assolutamente il panorama dal castello sul monte
Urgull, che chiude la baia e dal più "lontano" monte Igueldo, dove si
trova anche l'omonimo campeggio. Il tempo
non è dei migliori, si può essere fortunati ad indovinare un bel
sole caldo ma anche incappare in giornate piovose e ventose (a dire il vero il
vento non manca mai). E'opportuno ricordare che siamo nei paesi baschi, terra
molto fiera della sua storia e delle sua autonomia: non stupitevi se trovate
ovunque scritte antispagnole, inneggianti alla liberta della terra basca,
bandiere basche invece di quelle spagnole; non cercate neanche di capire la
lingua basca, davvero del tutto incomprensibile. |
|