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Cagliari, le radici della memoria tra mare e collina di Francesco e Angela |
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La presenza dell'uomo nella zona di Cagliari probabilmente risale al Neolitico, nelle grotte di SantElia, sul Monte Urpino e sul Monte Claro. Successivamente, nell'epoca nuragica, i numerosi ritrovamenti archeologici risalenti al 3.000 - 2.000 a.C. hanno permesso di caratterizzare le popolazioni di quel periodo storico. Cagliari poi diviene un
vero e proprio nucleo urbano con i punici e in seguito una città con i
fenici, intorno al VIII secolo a.C., prendendo il nome di Karalis (mutuato
daleponimo dio fenico Quaral o dalla parola mediterranea "cara",
cioè pietra, pietraia). Nei primi due secoli dopo
il mille Cagliari gode di un periodo di governo autonomo, infranto contro gli
interessi di Genova e Pisa (dominazione pisana 1217-1326) e il potere feudale
aragonese. A partire dal dopoguerra lo
sviluppo della città ha determinato un ampliamento dell'area urbana
verso i centri limitrofi (Quartu, Quartucciu, Selargius, Pirri e Monserrato)
che ormai fanno parte di un'unica grande città. Nel complesso, con ampie
strade e frequenti giardinetti, dà l'impressione di un centro moderno e
vivace. |