La presenza di spazi di verde è una delle prerogative della città. Il cittadino modenese ha a sua disposizione parchi vivi, animati, e frequentati dall’anziano come dai ragazzi, dalle madri con passeggino come dai solitari che amano la lettura all’aria aperta.

Oasi di tranquillità, dove poter spendere il proprio tempo libero, sono una rarità in altri centri urbani dell’Italia. Forse in Modena la presenza di tali strutture è legata alla vocazione "ciclistica" dei suoi cittadini. Una vasta rete di piste ciclabili segna infatti il perimetro del centro e lo attraversa, collegandolo con le aree di verde extra urbano: il Parco fluviale del fiume Secchia e il Percorso Natura sul fiume Panaro. Questi spazi aperti si offrono sia per un semplice momento di relax, sia come interessante opportunità per avvicinarsi ad attività naturistiche poco note, come il birdwatching, l’osservazione degli uccelli: la rigogliosa vegetazione spontanea garantisce infatti la presenza di diverse specie avifaunistiche altrove difficilmente visibili.

Una pedalata, da soli o in compagnia, in un ambiente dall’intatto valore naturalistico, può forse essere, al di là della piacevolezza del momento, un utile rimedio contro la frenesia e lo stress della vita cittadina. Una città che si apra alla tutela e alla conservazione degli spazi verdi attrezzati, perché divengano spazi per il cittadino, e non territorio franco in cui si concentrino il malessere urbano e la micro criminalità, conserva l’impronta di una vocazione civile, e insieme mostra lo sforzo di lavorare in direzione di un modello di città più a misura d’uomo, e non tanto improntata a un cieco sviluppo economico e produttivo.