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MODENA: una città a misura duomo | |||||||||||||||||
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Per più di due secoli, da quando venne costruito nel 1634, il palazzo ospitò la Corte Estense. La facciata, dovuta alla mano di Bartolomeo Avanzini, si muove su tre ordini di finestre su doppie cornici, fra due torri angolari. Al centro, il torrione si alleggerisce progressivamente nella sopraelevazione della loggia a tre arcate e in quella dellorologio. Ai lati del portale spiccano le statue di Ercole e di Emilio Lepido di Prospero Sogari, tra colonne libere che reggono la balconata. Sono da segnalare, in piena cultura romana tra tardo manierismo e barocco, le statue di divinità mitologiche, collocate sulla balaustra superiore, che esaltano limpressione di respiro e di ariosità dellarchitettura. Attraverso il Cortile donore si accede al cosiddetto Appartamento dei Principi, quindi allAppartamento privato (sede del Museo storico dellAccademia) e allAppartamento di Stato, dove è possibile seguire una ricca galleria di ritratti della famiglia estense. Tra le stanze di particolare suggestione, va ricordato il sontuoso e maestoso Salone donore, e, per motivi storici, il settecentesco Salottino doro, nel quale pare che Francesco IV abbia firmato la condanna a morte di Ciro Menotti, simbolo e forza trainante degli sfortunati moti rivoluzionari del 1831. Sin dal 1862, ledificio è sede dellAccademia Militare: qui si provvede alladdestramento e alla preparazione dei giovani ufficiali dellesercito italiano. Orario di apertura: tutte le Domeniche
dalle ore 10 alle ore 11. |