Matera: viaggio tra i sassi e le chiese rupestri | |||||||||||||
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Proseguendo sulla via Appia, sulla destra, si innesta la via di S. Pietro: crollata la parte anteriore, sono rimasti visibili gli archi a tutto sesto di questa cripta a croce greca; pur priva di affreschi, il suo richiamo è determinato dalla perfetta escavazione e dalla presenza di interessanti graffiti. Posta sulla via Appia, la tradizione vuole che nella zona si sia fermato S. Pietro durante il viaggio verso Roma. Percorrendo un breve tratto in salita sull'altipiano murgico, si arriva al Villaggio Trincerato di Murgia Timone, altra grande scoperta archeologica del Ridola. Questo villaggio è il più importante insediamento neolitico individuato nell'agro materano; esso è costituito da due cerchi formanti quasi un otto, con un ingresso occidentale ed uno orientale, ha una estensione lineare di 772 m. ed una superficie di 24700 mq. Ha, inoltre, un andamento ellissoidale ed è composto da due settori ben distinti minima parte e tutti gli oggetti rinvenuti sono custoditi nel locale Museo Ridola. Di particolare interesse sono le numerose tombe ipogee cinte da circoli di pietre, pare di epoca posteriore al villaggio. Continuando a percorrere la via Panoramica e a circa 500 m., a destra, una deviazione porta ad un complesso di grotte recintate da un muro rettangolare: al centro, proceduta da un arco parabolico, la chiesta di S. Falcione, a due navate divise da un pilastro, che al suo interno conserva ancora degli affreschi. Ripresa la strada asfaltata, a 100 m sulla destra, un'altra deviazione porta sulla seconda piazzuola, posta a picco sul profondo torrente Gravina. Si consiglia di giungere nella mattinata perché il solo, già alto, illumina la città che si estende sull'altra sponda. E' uno spettacolo unico ed imprevedibile, dopo i chilometri percorsi per raggiungere questo posto. Di qui si possono individuare le varie tappe dello sviluppo della città, su tutta la parte marginale e alta sono evidenti i recenti interventi di edilizia. Al termine della strada panoramica, si apre un grande spiazzo quadrato. Per un viottolo ci si avvicina al ciglio della Gravina, da dove è possibile ammirare tutta una serie di grotte preistoriche di diversa grandezza. Nella stessa zona, si può visitare il Santuario rupestre della Madonna delle Tre Porte che col tempo ha perduto molte sue caratteristiche sia per il crollo della parte anteriore avvenuta alcuni secoli fa sia per le recenti asportazioni e distruzione di alcuni affreschi. L'interno è costituito da massicci pilastri che sostengono, uniti ad archi parabolici, il piatto soffitto; molto interessanti sono gli affreschi superstiti come la Madonna col Bambino e la Crocifissione. Da questo santuario si può scorgere, sull'altra sponda del vallone, la chiesa della Madonna della Croce, di grande valore sia per la parte architettonica delle due campane sia per l'affresco del catino absidale, rappresentante la Madonna in trono col bambino in grembo, circondata dagli arcangeli Gabriele e Raffaele. L'itinerario in breve: Via PANORAMICA: S. PIETRO SULLA VIA APPIA, VILLAGGIO TRINCERATO DI MURGIA TIMONE, S. FALCIONE, BELVEDERE, MADONNA DELLE TRE PORTE |