Gita in barca a vela
da Andora a Mentone di Walter COTTAFAVA |
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L'arrivo nel porto di San Remo (Imperia) Primo errore infantile ma affascinante, partire e basta, come fanno i cittadini, senza preoccuparsi delle previsioni meteo, del mare, del vento. Partire e basta. Subito, ma naturalmente dopo il pranzo e dopo il sonnellino obbligatorio. Ma siamo in viaggio con poco vento, nella calura del primo pomeriggio ad una velocità che pare essere praticamente nulla. Dopo un ora siamo ancora in mezzo alla baia come succede tutti i giorni ed allora, giù il potente fuoribordo da 6 Hp e via a tavoletta, alla strabiliante velocità di poco più di 4 nodi all'ora. Il bellissimo tramonto arriva in mare con uno scenario Disneyano di colori irreali e fantastici che neanche un pittore si oserebbe mai di dipingere con colori così incredibili. Ci troviamo di fronte a San Remo a circa quaranta chilometri dalla partenza ma con lo spirito di Colombo, con in cuore il fascino di un esploratore, osservando panorami mai visti od irriconoscibili dal mare. Potremmo essere in America, in Asia ovunque nel mondo e le sensazioni sarebbero identiche come le immagini sfumate della costa vista da lontano. Entriamo nel Porto Vecchio presso lo Yacht Club ad orario tale che dobbiamo cercarci gli ormeggi e fare tutto da soli, all'italiana per attraccare il panfilo di 5,98 m. fuori tutto. L'emozione, anche se non è la prima volta che ormeggio a S.Remo, è sempre forte, quando si è in mare si è sicuri sul proprio mezzo e l'atterraggio, quasi come un aereo, è sempre un vero e proprio shock, fuori i parabordi, ammaina la randa (lasciata su per mantenere stabile e comoda la barca), prepara gli ormeggi prendi il mezzo marinaio controlla le barche vicine che quasi in modo irreale paiono scorrere ai lati. Si perché in mare pare di essere fermi e i panorami scorrono, come la costa, quali fondali in movimento creati apposta per noi. Ormeggiati alla buona, cerchiamo subito un posto dove mettere ALDEBARAN II, chiamiamo con il VHF e dopo infiniti timori, paure, riusciamo a convincere l'amico ad ormeggiarsi vicino a noi allontanandolo dal precario e oleoso ormeggio a lato del distributore di benzina chiuso per la notte. E' fatta, siamo degli avventurieri alla scoperta di luoghi sconosciuti. Entusiasti per la bella giornata ed il bell'inizio della crociera ceniamo tutti insieme guardando le barche ormeggiate intorno a noi e riusciamo a mala pena a prendere un gelato fuori del porto prima di andare a prepararci le cuccette stanchi ma soddisfatti. Le intenzioni sono quelle di partire il mattino alle prime luci dell'alba, da buoni marinai per sfruttare tutta le giornata e poter avere un buon margine per decidere cosa fare, ferme restando le improrogabili necessità di un bel bagno con relativo pranzo. |