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Verso il Torrione Angioino e il
pozzo
Al fondo del corso, a difesa
dellAbbazia, sorgono le Mura e il Torrione
Angioino. Questo torrione
circolare fiancheggia la porta principale del castello, che un tempo era munita
di un ponte levatoio collocato al limite di un profondo fossato, largo circa 10
metri e che è ancora visibile. Sopra la porta sono visibili tre mensole,
tra le quali si aprono i piombatoi che servivano per lanciare sassi, olio e
saette. Le numerose opere di difesa, che circondavano interamente il
tratto più elevato e stretto dell'isola di San Nicola, dove si trova
l'abbazia, furono iniziate probabilmente dai Benedettini e terminate dai
Cistercensi, sostenuti dagli Angioini. Carlo II d'Angiò infatti, nel
1294 diede istruzione al Giustiziere di Capitaneria affinché si
costruissero parapetti, merli e tutto ciò che poteva servire per la
difesa. La costruzione conventuale dovette essere provvista di efficaci difese
solo a partire dal XV secolo, costituite inizialmente dal torrione cilindrico e
dalle alte mura merlate cui si affiancarono successivamente
la cinta estrema ed il fossato.
Oltrepassata la porta della Torre si
giunge, per uno stretto corridoio, alla Loggia della
Cisterna della Meridiana, un grande pozzo deputato alla raccolta
dellacqua piovana, fondamentale data la totale mancanza di sorgenti di
acqua dolce. |