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GROTTE MARINE E
CALE
Numerose le grotte
marine, che si susseguono lungo il perimetro dell'isola, ora a livello del
mare, ora appena affioranti. Vari e fantasiosi i loro toponimi, ad esempio la
Grotta delle Viole dal fondo limpidissimo e
terso di acque azzurrine, dove una miriade di pesci dalle forme
più svariate e da variopinti colori, molluschi, alghe illuminate dal
sole, producono colori meravigliosi, vivi e splendenti come una tavolozza di un
pittore. Sul pendio delle rocce, si possono ammirare fiori a non finire, ma
soprattutto le viole che si dice, avrebbero ispirato il nome.
Il
fenomeno della luminosità è presente nella
Grotta del Bue Marino, una cavità in cui le acque del mare si
interrano per circa 70 metri, infrangendosi dolcemente sulla riva di una
spiaggetta: alla fine vi è un corridoio naturale che in qualche tratto
si allarga fino a 14 metri. E' chiamata così, perché sembra che
in tempi passati vi abitasse un grosso cetaceo, la famosa "foca monaca o
vitello marino". Il grasso, la carne e la pelle sono molto ricercati, ecco
perché la specie è quasi del tutto estinta. In questa grotta
la profondità non supera mai i 3 metri: ciò favorisce il
riemergere suggestivo della luce del sole che, avendo attraversato le acque
basse nella cavità, ne tinge di azzurro le pareti. 
Altre ancora le grotte che
ripropongono i nomi più strani: la Grotta delle Murene perché qui
ora l'habitat ideale di questa aggressiva specie; la Grotta della Rondinella dove in primavera nidificano le
rondini; la Grotta del Coccodrillo per l'aspetto dell'animale che presenta la
roccia. E' possibile effettuare una visita a queste grotte con le
imbarcazioni delle varie cooperative dei barcaioli, grazie ai quali si .possono
vedere anche tanti altri miracoli della natura, come la "Grotta del Sale"
dove appunto si raccoglie una grande quantità di
sale bianchissimo; oppure tra le piccole insenature e cale dalle forme
più sofisticate, l'apertura naturale dell'Architiello, una perfetta opera di architettura naturale
attraverso la quale si possono scorgere stupendi panorami. Un piccolo lago
circondato dal mare di smeraldo ed al di sopra, il cielo azzurro.
L'Architiello è un arco a forma di collo d'oca,
massiccio e ben conservato; sotto di esso passano in barca coppie e turisti per
ammirare il paesaggio e scattare foto ricordo.
Inoltre, si può incontrare la
Punta del Diamante, dove una leggenda racconta che uno dei tanti personaggi che
portarono i loro tesori alle Tremiti seppellì un diamante di eccezionale
grandezza e valore; i Pagliai, una decina di
piccoli e grandi monoliti assomiglianti ai pagliai delle campagne italiane.

E ancora la
punta dell'Elefante, per la forma della roccia che sembra un elefante
all'abbeveratoio; la Cala delle Arene, chiamato anche "'O bagn'e femmine"
perché qui le donne potevano bagnarsi protette alla vista da paraventi
di roccia; la Cala delle Roselle perché in alto si possono trovare dei
cespugli di roselline dai rami lunghi sino ad un metro, oltre ad una
qualità di margherite che si aprono di notte e stanno chiuse di
giorno.
La Ripa dei Falconi,
perché nelle spaccature della roccia, a 80 metri sul mare, nidificano
falchi pellegrini, falchi della regina e diomedee e la Punta del Valore, dove
nel marzo 1864 naufragò una nave inglese.
Cala delle Arene, vicino al porticciolo, è lunica spiaggia
sabbiosa dellintero gruppo delle Tremiti. Ma tanti ancora sono i nomi
dati a punte, cale, rocce dell'isola, che aspettano solo di essere viste
.
Alle meraviglie del mare si aggiungono quelle dell'interno: nonostante gli
insediamenti turistici sorti da qualche anno e l'afflusso in estate di decine
di migliaia di vacanzieri, resistono ancora boschi, pinete, distese di macchia
mediterranea che fanno dell'isola la perla verde dell'Adriatica.
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