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Se volete vedere come faceva chi
dava accoglienza a questi poveri pellegrini, potete anche andare a
SIENA, che era la citta' piu' importante
dove di pellegrini ne passavano parecchi di piu' che in tutti quegli altri
posti di cui vi ho parlato.
Qui potete vedere le pitture della sala appunto del
Pellegrinaio dentro l'ospedale Santa Maria della Scala. Questo ospedale e
ospizio, che si chiama cosi' perche' si trova davanti alla scalinata della
facciata del duomo, era uno dei piu' grandi su tutto il tragitto fino a Roma,
pensate che e' costruito su sette piani, che vanno giu' scendendo il fianco
della collina. Se guardate bene il suo simbolo che e' appunto una piccola scala
a pioli, vedrete che lo ritroverete a Siena e nei posti della zona sopra a
tanti edifici, che dipendevano o appartenevano all'ospedale.
Nei dipinti della sala del
Pellegrinaio potete vedere come veniva distribuito da mangiare ai poveri, come
venivano accolti i trovatelli e come si faceva allora a curare i malati che, in
questa medesima sala, venivano messi con tanti letti tutti in fila. Solo che
allora pero' qui si accoglieva e si curava solo la gente che si trovava a Siena
di passaggio e che si fermava fino a che non poteva riprendere il
pellegrinaggio.
Vicino all'ospedale Santa Maria della Scala,
vicino anche a piazza del Campo c'e' via dei Pellegrini, e da li' ripartivano,
dopo il riposo, i viaggiatori per Roma. Per andare a Roma si poteva passare da
diversi posti che tutti insieme facevano la via che chiamavano francigena
perché era anche la strada per la Francia e la gente, specialmente per i
primi tempi, passava parecchia anche da San Gimignano. Qui i pellegrini che
andavano a Roma passavano proprio dentro il paese, da porta San Matteo a porta
San Giovanni, davanti al Duomo e a piazza della Cisterna, come quando ci si va
oggi a fare una bella passeggiata. |
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