|
di Elena Staurenghi |
|||||||||||||
|
Uscendo dalla parte sud-est di Budapest ci dirigiamo verso la puzsta di Bugac (si legge pusta e significa "posto vuoto ed abbandonato") attraversando la città di Kecskemét capoluogo della provincia situata nella grande pianura tra il Danubio ed il Tibisco. Presenta belle case di inizio 900 (come la "casa sfarzosa" o "cifra palota") belle chiese di rito riformato e sinagoga. È la patria del musicista Kodály. È famosa per la coltivazione della frutta e la sua lavorazione: ottima la grappa di albicocche. Andando verso sud-est per circa 20 Km, lungo la strada 54 si arriva alla puzsta di Bugac, un mare derba e di sabbia , parte del quale è zona protetta, in cui vivono uccelli acquatici essendoci paludi e stagni, oltre che buoi grigi, pecore, cavalli e fagiani. Siamo accolti in una csárda ovvero in una osteria di campagna dove sorge un museo della vita dei pastori e mandriani antichi. Le case hanno tetti di paglia e ci viene offerto uno spuntino con i prodotti tipici e uno stupendo spettacolo di cavalieri che fanno acrobazie a velocità pazzesca in piedi sulla groppa dei loro cavalli come se stessero guidando una quadriga.
|