appunti di volo

Girovagando con il camper: dall'Italia all'Olanda via Francia

di Pierfranco

L'itinerario
Sanary sur Mer
Les Issambres
In viaggio nei Paesi Bassi
Destinazione Olanda
Il Centrum in bici
Shopping in Amsterdam
Utrecht, e si riparte
Il Centrum in bici

8/8/03 - Sveglia presto è ora di visitare in lungo e in largo Amsterdam; scopriamo che nella piazzetta principale del Camping Zeeburg c’è un piccolo rimessaggio di biciclette, che si possono affittare. Ne prendiamo sei e decidiamo ti tenerle fino a quando non andremo via. Il fatto di affittare le bici le bici per girare Amsterdam, credo sia stata la scelta più furbe di tutta la nostra vacanza: è bellissimo pedalare per questa città, poiché è tutta in pianura e le condizioni climatiche consentono di non patire eccessivamente il caldo, anche nelle ore critiche della giornata.

Il primo giorno in giro per Amsterdam è da sballo, in tutti i sensi… Inutile nascondere il fatto di essere entrati in diversi Coffee Shop per assaggiare personalmente le primizie provenienti da Oriente e da vari luoghi del mondo; dopo queste piccole stravaganze decidiamo di effettuare un giro un po’ più esplorativo della città; sempre in bicicletta, ci incamminiamo verso la piazza Dam, la principale di Amsterdam: qui ha sede il famoso museo delle cere di Madame Tussaud, di fronte al quale si distende la piazza, molto caotica a dire il vero, ma resa affascinante anche grazie alla presenza di alcune maschere come la morte ed il Pierrò (che onestamente non so cosa centri con l’Olanda…). Il centrum di Amsterdam è affollatissimo, ma nonostante ciò tutto è ordinato e pulito, fatto a misura di turista, ci sono persino dei piccoli punti, chiamati Febo, nei quali è possibile accedere a macchinette distributrici di svariati tipi di cibo: dalle cosce di pollo alle caramelle, veramente incredibile! Nel pomeriggio continuiamo a girare a zonzo per la città senza una meta precisa, credo sia il modo migliore per vedere tutto ciò che c’è da vedere, e vi assicuro che Amsterdam è un’attrazione dopo l’altra.

Sfiniti torniamo in campeggio e, dopo una doccia veloce, il divertimento principale è dare da mangiare alle capre e alle galline che si trovano in un piccolo recinto a circa una decina di metri dalla nostra piazzola; la sera trascorre tranquilla, e decidiamo di passarla ai tavolini del bar del campeggio, frequentato da ragazzi provenienti da tutta Europa, tra i quali la maggior parte sono Italiani.

Il secondo giorno ad Amsterdam inizia con una visita al mercatino di Waterloo Plain, famoso per le sue stravaganze, soprattutto nel settore dell’abbigliamento: pantaloni in pelle, vestiti per uomo e donna in pieno stile sado maso, insomma cose decisamente insolite nel nostro paese; e poi mille altre cianfrusaglie di ogni genere, dai candelabri in ottone, provenienti da chissà dove, al the a base di canapa indiana, a decine di tipi di collane, braccialetti, orecchini, piercing e chi più ne ha più ne metta.

Dopo un breve sosta da "New York Pizza", per un pranzo veloce, si riparte, questa volta con un obbiettivo, la casa di Anne Frank: una volta giunti sul luogo rimaniamo terrorizzati dalla coda impressionante che c’è fuori per effettuare la visita interna, allora ci accontentiamo di vederla da fuori e di scattare qualche foto, per poi poter dire, "Ehi, c’ero anche io…" Il giro in bici prosegue lungo i canali, si passa davanti anche alla "Diamonds factory", al museo navale, interamente costruito sull’Amstel e poi ci si rigetta nel centrum.

Il pomeriggio tardi giungiamo nuovamente in campeggio e la storia si ripete, birretta al bar, due chiacchere e via, tutti a nanna.