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MONTAGNANA: città murata
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Il Duomo
II Duomo (1431-1502) è il secondo dei monumenti
locali. La sua struttura architettonica denuncia il passaggio
dal gusto tardo gotico, al trionfo della spazialità rinascimentale nella
parte interna. L'asse della grande navata, obliquo rispetto ai lati della
piazza, aumenta scenograficamente l'ampiezza della medesima. Il portale di
accesso è di eleganti linee sansovinesche. Il fronte è in cotto,
sormontato da tre edicole e impreziosito dal portale attribuito a Jacopo
Sansovino (1530).
L'interno è a una navata con volta a botte. Nella
controfacciata vi sono affreschi di scuola veneta del Quattrocento.
L'altare di Santa Caterina è da ascrivere all'opera di Rocco da Vicenza
(sec. XV). Di forme meno eccezionali, ma assai ricche, sono i due altari del
Santissimo e di Sant'Antonio, nel transetto destro, con sculture
del Bonazza (1710) e affreschi pregevoli. L'architetto che completò la
parte absidale è stato recentemente identificato nella persona di
Lorenzo da Bologna. Parteciparono alla decorazione del Duomo
il pittore Jacopo da Montagnana (Parisato), e l'architetto scultore,
montagnanese, Alvise Lamberti, che il successo portò poi a Mosca, dove
avrebbe decorato nel Cremlino la chiesa ancora conservata dell'Arcangelo
Gabriele. Nel semicatino dell'abside maggiore G. Buonconsiglio, detto il
Marescalco, affrescò nei primi anni del secolo XV
un'Assunta pregevolissima.
Nel presbiterio si ammirano l'altare maggiore attribuito a
Jacopo Sansovino, la stupenda pala Trasfigurazionedipinta da
Paolo Veronese nel periodo di più feconda attività (1555),
ed un coro ligneo. Le pale degli altari di Santa Caterina e di San
Sebastiano sono del Buonconsiglio, come pure il grande quadro con la Madonna e
il Bambino in trono e Santi. Assai interessante per la strana struttura e per
gli affreschi simbolici della fine del Quattrocento è la cappella della
Madonna. |