Pescara
Eremi e grandi abazie
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ABRUZZO: i luoghi dello spirito


Pescara tra eremi e grandi abbazie

Gli eremi e le grandi abbazie sono caratteristici in questa provincia. Poco distante dall'uscita per Alanno-Scafa della A24 (Pescara-Roma) sorge Santa Maria d'Arabona. costruita nel 1208 e circondata da un parco. All'intento meritano attenzione il tabernacolo gotico, il candelabro pasquale e i tre dipinti che decorano il coro. L'imponente sala capitolare è inglobata nei resti dell'abbazia.

CASAURIA

Proseguendo, nel comune di Castiglione si trova San Clemente a Casauria. Iniziata nell'871 da Ludovico II (di questa prima fabbrica resta solo la cripta con le reliquie del santo martire), fu poi trasformata nel 1152 per opera dell' abate Leonate. la facciata presenta un pronao a tre arcate e le antichissime porte di bronzo dell'abbazia.
L'interno è a tre navate absidate; il ciborio, l'ambone e il cero pasquale ne costituiscono l'arredo.

L'abbazia di San Liberatore a Maiella, innalzata intorno al 1000 e ricostruita poi da Desiderio, abate di Monte-cassino,si staglia nel verde scenario di Serramonacesca. La facciata, con tre portali, offre il modello più antico di romanico abruzzese.

In una frazione di Caramanico, nella valle dell'Orte, si incontra la chiesa di San Tommaso, costruita, come indica la data incisa sul portale, nel 1202.

Nella valle della Mora, a Carpineto, la chiesa di San Bartolomeo mostra elementi romanici e gotici Un portico biarcato precede la facciata; la costruzione è a pianta basilicale a tre navate; nel presbiterio si ravvisano influenze borgognone. Dell'annessa abbazia restano solo pochi ruderi.

Tra le colline del Tavo, vicino a Moscufo, si ammira Santa Maria del Lago, risalente al XII secolo e cosimi la secondo una tipologia riscontrabile anche a Sant'Angelo di Pianella e a Santa Maria delle Grazie a Civitaquana. Il bellissimo ambone in stucco policromo, eseguito dal maestro Nicodemo nel 1159, è simile a quelli di Cugnoli e di Santa Maria a Rosciolo.

Da visitare Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino, di forma tardo-gotica, con affreschi di notevole valore, tra cui il celebre Giudizio delle anime.

SAN BARTOLOMEO

Nella zona a ridosso della Maiella si trovano alcuni tra i più bei romitori e santuari rupestri. Tra i maggiori si segnalano la badia di Santo Spirilo a Maiella e l'eremo di San Bartolomeo, ambedue nel territorio di Roccamorice e utilizzati da Pietro Angeleri, futuro Celestino V.

La provincia annovera santuari molto antichi e cari alla popolazione. Il Volto Santo di Manoppello è meta di pellegrinaggi che vi giungono anche di fuori regione, soprattutto nella seconda domenica di maggio, per venerare un drappo di seta su cui è dipinto il volto di Gesù Cristo conservato in una preziosa teca.

A Pescosansonesco. sotto una roccia con una fonte miracolosa, sorge il santuario del Beato Nunzio Sulprizio, giovane operaio dalla vita esemplare morto il secolo scorso.
Di splendide forme barocche e molto frequentati i santuari della Madonna dei Sette Dolori a Pescata e della Madonna della Croce a Pietranico.

Una singolarità della provincia è infine l'Oasi orientale di Villabadessa nel comune di Rosciano; qui si trova la chiesa di rito bizantino greco in cui è esposti un'importante collezione di icone russe.