Abruzzo
Teramo e i santuari
Pescara tra eremi e grandi abbazie
Chieti e la religiosità popolare
L'Aquila sulle orme di Celestino V


ABRUZZO: i luoghi dello spirito


Tra natura, arte e fede

Lo spirito religioso è uno degli aspetti in cui si identifica maggiormente l'Abruzzo. Tale spirito percorre la vicenda antropologica e culturale di tutto il territorio con una continuità che prende avvio dagli albori della storia e giunge fino ai tempi attuali. In questa regione infatti si può ancora osservare la sovrapposizione di culti e rituali di una religiosità popolare che, attraverso i santuari rupestri protostorici, le grotte degli eremiti e le manifestazioni più recenti, esprime un originale rapporto con il sacro, frutto, innanzi tutto, dell'intimo legame con la natura circostante. PERETO

Gli abruzzesi considerano le pietre, le acque, gli alberi, i boschi e persino gli animali, al di là di ogni esemplificazione folcloristica, l'espressione del divino. Accade così che gli eremi nascosti tra le montagne, in cui si sono rifugiati santi e pastori (oltre a un celebre papa, Celestino V), le abbazie disseminate nelle valli, i santuari meta di tanti pellegrinaggi e le piccole chiese di campagna non rappresentino solo un dato storico, artistico e devozionale, ma esprimano la vera anima della gente, che si riconosce così nel culto dei propri santi e nella celebrazione delle proprie feste. L'Abruzzo è poi terra del monachesimo autoctono di sant' Equizio nella valle dell'Aterno, degli eremi della Maiella, delle vecchie abbazie di montagna che per secoli hanno anche stabilito una geografia sociale; e infine terra feconda dell'ordine francescano intorno al quale sì è sviluppata la moderna dialettica tra la realtà municipale e mercantile e quella rurale, in una regione in equilibrio costante tra natura, arte e fede.