Lanima molteplice di New
York di Marilù Brancato |
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Nessun altro quartiere della grande mela sta mutando così energicamente come Chelsea, che contiene enormi spazi industriali spesso riadattati e trasformati in luoghi culturali. Chelsea significa cenare in jazz club, prendere il cappuccino o il tè in un ambiente consacrato al design e alla creatività in locali dove si declamano poesie, avvengo performance artistiche e i galleristi creano nuovi miti artistici e tendenze sperimentali. Una strana ed insolita faccia della New York cosmopolita e dei grattacieli. Un invito seducente per gli attuali creativi raffinati che alcuni anni fa hanno cercato ambienti al di fuori dei limiti di Soho, dove i prezzi per appartamenti e loft sono saliti alle stelle e dove ormai si respira unaria troppo turistica e commerciale e quindi poco adatta ai gusti ricercati di chi inventa e detta le tendenze della moda e dellarte. Il quartiere delle strade alberate con palazzi di gusto classicheggiante e le tipiche case in mattoni rossi come il General Theological Seminary, un edificio in stile Neogotico e il London Terrace, imponente palazzo di gusto inglese del 1930 residenza di intellettuali e artisti noti della città. Ma il luogo più visitato dagli sportivi e non è il Chelsea Pier, centro polisportivo nato dalla geniale ristrutturazione di alcuni moli sistemati sul fiume Hudson. Frequentare il quartiere di Chelsea, uno dei preferiti da artisti, stilisti e bohemien ricchi di gallerie e showroom, offre lopportunità di vivere la città in una dimensione quotidiana e meno turistica. Lemblema di questa nuova tendenza è il Chelsea Mall, un enorme fabbrica riciclata e riconvertita in centro commerciale délite e che ospita bar, ristoranti, gastronomie e showroom darredamento e design. |
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