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1989-'90 LA PACE Quasi per gioco lo speleologo Francesco Baldini realizza il primo presepio in fondo al pozzo, interamente allestito dallo Speleo Club Orvieto con alcune silouhettes bianche disegnate dallo stesso Baldini. 1990-'91 IL FIRMAMENTO È stato il secondo presepio di Francesco Baldini, con una miriade di stelle che salivano lungo il pozzo. 1991-'92 LA TERRA E IL CIELO Il primo presepio con figure tridimensionali [ancora non animate], ha rappresentato in un certo senso il passaggio del testimone da Baldini alla famiglia Sciarra. La verticalità del pozzo riproposta nell'eterno dualismo terra-cielo, con la figura di Gesù a fare da tramite. 1992-'93 LA COMETA Il messaggio di speranza arriva ...dal profondo, con una enorme stella cometa che sale dal fondo del Pozzo fino alla mangiatoia. 1993-'94 LA FAMIGLIA Nell'anno internazionale della famiglia, una singolare interpretazione di questo concetto, dal sacro al profano. È stato il primo presepio allestito con personaggi semoventi. 1994-'95 I DONI DEI MAGI Iniziano gli allestimenti che coinvolgono oltre al pozzo anche le grotte circostanti. Quest'anno sono i Magi i veri protagonisti, con la ricca simbologia dei loro doni. 1995-'96 I RUMORI DEI MESTIERI Strano
accavallarsi di suoni, dai rumori ricorrenti delle azioni quotidiane dei
pastori alla dolce melodia della ninna nanna della Madonna. Per la prima volta
i personaggi del presepio sono degli animatroni realizzati con le tecniche
degli effetti speciali utilizzati sui set cinematografici.
1996-'97 L'OSPITALITÀ DEI POVERI La ricerca storica diventa il fulcro del presepio: abitudini, cibi, abiti, lingua e musiche vengono ricostruiti con un rigore quasi maniacale. Il tema scelto per questo allestimento è quasi provocatorio: immaginiamo che, in una Betlemme stracolma di gente, ricchi mercanti, magi e viaggiatori siano costretti ad essere ospitati nelle grotte dei poveri pastori... 1997-'98 IL CARAVANSERRAGLIO Per la legge
di Yaweh una partoriente è impura e quindi non può alloggiare
nelle stanze di un caravanserraglio, tra le altre persone. Così il re
del mondo viene alla luce in una mangiatoia, tra gli animali, i cammellieri,
gli storpi, gli accattoni, i non circoncisi e tutti gli altri impuri per la
legge di Israele. 1998-'99 L'ANGELO [trilogia del Giubileo] Lo "storico"
presepio del decennale, con un angelo sospeso a mezz'aria all'interno del pozzo
e la Natività per la prima volta all'esterno del Pozzo della Cava, tra
la gente. Il tema affrontato concerneva l'esame della vita materiale nella
Palestina dell'anno zero: immaginiamo di giungere nelle grotte dei pastori nei
pochi attimi che trascorsero tra la nascita di Gesù e l'arrivo
dell'Angelo... Solo il visitatore è partecipe di tre realtà
ancora separate: i pastori ignari intenti alle loro faccende quotidiane, la
materializzazione di un angelo del Signore e una nascita in una normale
famiglia palestinese, in quello che era ancora un giorno come tanti altri...
1999-2000 SABBATH - il sabato ebraico [trilogia del Giubileo] E se Gesù fosse nato di Sabato? Un pretesto per viaggiare nella più forte e antica tradizione della vita religiosa degli Ebrei di tutti i tempi, tra preghiere e canti di ringraziamento, tra divieti di compiere qualsiasi tipo di lavoro ed eccezioni alla regola del riposo, tra cui la possibilità per una levatrice ebrea di assistere una partoriente e di massaggiarne il figlio con il sale... 2000-2001 I RE PELLEGRINI [trilogia del Giubileo] Il 29 luglio
di 2007 anni fa le stelle preannunciavano la nascita di un grande re a
Betlemme; alcuni magi si mossero da oriente per raggiungere quel paese
straniero, e trovarono il re in una mangiatoia... Da questa ipotetica
ricostruzione astrologica della data di nascita del Redentore ha preso spunto
l'allestimento del Natale 2000, ponendo l'accento sulla vita intellettuale
della Palestina di venti secoli fa, e vivendo l'evento dal punto di vista dei
magi, in viaggio in una terra stranissima, in cui si parlava aramaico e si
pregava in ebraico, si scriveva in greco e si leggeva in latino.
2001-2002 IL MERCATO Bethlehem,
anno zero: una città assediata dagli astrologi accorsi per la stella,
dalle persone venute a farsi registrare nel grande censimento universale
dell'impero romano, con le vie e i vicoli trasformati in un improvvisato
mercato di ogni cosa, e popolate dalle inquietanti e bizzarre presenze di magi,
maghi, storpi, accattoni, ladri,
e, poco lontano, una grotta e dei
vagiti. 2002-2003 SALOMÈ [la levatrice incredula] In un
minuscolo e sperduto centro della Palestina, nello scenario della Terra
Promessa, tra la quiete di una natura sorprendentemente rigogliosa, una
levatrice locale, di nome Salomè, accorsa per assistere Maria
partoriente, non crede alla sua verginità e insiste per verificare di
persona, ma, non appena inserite le dita, la sua mano si stacca e cade a terra
tra atroci dolori. Soltanto pentendosi e sfiorando gli abiti del Santo Bambino
l'incredula avrà di nuovo la sua mano risanata. 2003-2004 LANGELO Riedizione
dello "storico" tema del decennale, con un allestimento completamente inserito
nella grande grotta a più livelli aperta al pubblico solo due mesi
prima. Il presepio dellAngelo, completamente rinnovato, ha segnato una
svolta nei presepi del Pozzo della Cava, segnando un netto confine tra vecchi
presepi (distribuiti nelle piccole grotte della prima parte del percorso di
visita del pozzo) e nuovi presepi, allestiti in ununica grotta a
più livelli per permettere un maggiore coinvolgimento dello spettatore
completamente avvolto dal presepio. Per valutare il gradimento del pubblico
più affezionato, era stato predisposto una sorta di referendum, che ha
visto trionfare il nuovo allestimento, che ha anche il pregio di lasciare
fruibili e ben visibili i ritrovamenti delle grotte del percorso ipogeo del
Pozzo della Cava, fino a gli anni passati occupate quasi completamente dalle
scene del presepio. 2004-2005 BÉÈR il pozzo Alla ricostruzione meticolosa della vita quotidiana della Palestina di 2000 anni fa si è affiancata, infatti, una reinterpretazione della Natività completamente mistica e onirica. Il tema scelto, "il Pozzo" [Béèr in ebraico], inteso come sintesi cosmica di cielo, terra e inferi, simbolo della abbondanza, della donna feconda e della sposa, ha voluto ricordare e festeggiare, in maniera piuttosto originale, il ventennale della scoperta del Pozzo della Cava, tornato alla luce, dopo secoli di silenzio, proprio nel dicembre del 1984. Curiosità: per la prima volta abbiamo è stata creata una sorta di proemio al presepio vero e proprio, usando le prime otto grotte del Pozzo della Cava per introdurre il tema, con alcuni personaggi inseriti tra i ritrovamenti archeologici e le teche dei reperti |