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Delhi, una capitale dai forti contrasti di Elda e Nino |
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Costruito nel 600 deve il proprio nome allarenaria che lo compone; sorge vicino al fiume Yamuna e misura circa 1500 metri quadrati; le sue mura hanno unestensione di circa 2.5 km e sono alte più o meno 30 metri: diciamo pure che siamo di fronte ad un colosso in arenaria. L'ingresso del forte è il Naqqar Khana e si trova al fondo di una galleria chiamata Chatta Chowk, che presenta negozietti di artigianato locale; per accedere alla galleria bisogna varcare il portone principale, il Lahori Gate, situato a metà del bastione occidentale di fronte al mercato di Chandni Chowk. Varcato il Naqqar Khana, si ebtra in un cortile, attraverso il quale si giunge alla sala delle udienze pubbliche, il Divan-i-Am: si tratta di una sala colonnata nella quale gli imperatori moghul concedevano udienza per due ore al giorno ed amministravano la giustizia; c'è un baldacchino marmoreo, in stile bengalese, sotto il quale sedeva l'imperatore. Sul retro del baldacchino imperiale ci sono dei pannelli in stile fiorentino, che riportano raffigurazioni di animali, precisamente pappagalli e colibrì vicino ad una nicchia che ritrae Orfeo che suona uno strumento ad arco. Oltre il Divan-i-Am ci sono i quartieri privati degli imperatori: questi palazzi erano collegati dal Nahir-i-Bihisht, "fiume del paradiso", la cui acqua, convogliata dal fiume Yamuna, arrivava alla torre reale Shah Burj. Il primo di questi palazzi era il Rang Mahal, "palazzo dei colori", diviso in sei appartamenti, nel quale venivano serviti i pasti all'imperatore; i soffitti delle stanze erano decorate d'argento, e con un gioco di specchi, illuminati da candele, che rivestivano le pareti delle stanze a nord e di quelle a sud, venivano creati effetti di luce per il piacere delle cortigiane; al centro dell'edificio si trovavano una vasca di marmo ed una fontana d'avorio (che ora non c'è più), nelle quali veniva convogliata l'acqua del Nahir-i-Bihisht. C'è poi il Moti Mahal, "palazzo delle perle", che, diviso in sei stanze rivestite di marmo e decorate con dipinti, costituiva l'area riservata alle cortigiane. Il Khas Mahal, "palazzo privato", invece, è quello nel quale era situata la stanza del riposo del sovrano, di fianco alla quale sorge la Muthamman Burj, una torre ottagonale, dalla quale l'imperatore compiva apparizioni quotidiane per i sudditi. C'è, infine il Tabish Khana, "casa del rosario", in cui l'imperatore compiva i suoi atti devozionali e le sue preghiere. Tra il Khas Mahal e la Muthamman Burj c'è la sala delle udienze private, ovvero il Divan-i-Khas, nel quale l'imperatore prendeva decisioni importanti o cruciali. |